Scontri sempre più gravi a Serêkaniyê
20 gennaio 2013
Gli scontri tra i gruppi armati sostenuti dalla Turchia e le forze delle Unità di Difesa del Popolo (YPG) si stanno facendo sempre più pesanti nella città del Kurdistan Occidentale Serêkaniyê. Almeno 84 membri dei gruppi armati sono stati uccisi e decine d´altri sono stati feriti dalle YPG in scontri avvenuti dal 16 al 18 Gennaio.
I gruppi armati, che dovrebbero chiamarsi Ahrar-ı Resul, Ahrar Heran e Şuheda El Tahiriye, sono entrati in città attraversando il confine della Turchia il 16 Gennaio. In seguito, dotati di armamenti pesanti e carri armati, hanno lanciato un vasto attacco lo stesso giorno, colpendo anche postazioni civili. Le forze delle YPG, combattenti responsabili della sicurezza nell´area kurda, hanno immediatamente risposto.
L´ultimo attacco dei gruppi armati è stato effettuato con sette carri armati, fatti entrare a loro volta in città attraverso il confine Turchia-Siria. L´azione ha gravemente danneggiato le abitazioni e la sottostruttura della città. Le YPG hanno distrutto tre carri armati e ne hanno danneggiato uno.
Fonti vicine alle YPG hanno riportato che sei membri di queste ultime hanno perso la vita.
Decine di migliaia di persone hanno partecipato alla cerimonia funebre del comandante delle YPG Lewend Qamişlo e dei membri Lezgîn Elî e Mihemed İlêwî, morti durante l´ultimo attacco. I combattenti delle YPG sono stati sepolti nella città di Qamişlo oggi, mentre la folla cantava “şehit namirin”(i martiri sono immortali).
Secondo le notizie giunte, i gruppi armati hanno sepolto le loro vittime sabato vicino al confine turco. I feriti sono stati invece trasportati all´ospedale statale di Ceylanpınar (Urfa) tramite ambulanze turche.
I gruppi armati avrebbero detenuto quattro civili nella città kurda, dove le YPG sono anche sostenute da molti giovani arabi provenienti da una città vicina.
Il Movimento per la Società Democratica del Kurdistan Occidentale (TEV-DEM) ha condannato gli attacchi che – ha affermato – sono stati progettati da potenze esterne, e dalla Turchia in particolare. Il TEV-DEM ha affermato anche che lo scopo è di rendere instabile la regione kurda e di escludere i Kurdi dalla rivoluzione siriana recidendo i loro legami con le altre popolazioni.
Ha invitato inoltre tutte le organizzazioni non-governative, i movimenti democratici, i gruppi ed i singoli a unirsi contro gli attacchi ed ha descritto quest´unità come “la lotta per l´assenza o la presenza”.
I gruppi armati sostenuti dalla Turchia hanno lanciato intensi attacchi contro i Kurdi della città di Serêkaniyê negli ultimi mesi. Essi sono stati tuttavia costretti a ritirarsi dalla città ogni volta a causa delle pesanti perdite inflitte dalle YPG durante gli scontri.
Gli accesi scontri in città avvenuti dal 12 al 14 Dicembre si sono conclusi con un accordo mediato dal TEV-DEM e da alcune altre note figure kurde ed arabe della regione il 17 Dicembre. Secondo l´accordo, tutte le forze armate avrebbero dovuto lasciare il posto e si sarebbe dovuto formare un consiglio civile per gestire la città, i suoi accessi ed i suoi funzionari.
D´altra parte, un battaglione affiliato all´esercito siriano è bloccato dal 12 Gennaio dalle YPG presso il villaggio di Girziro, vicino alla città di Girkêlegê. Un soldato è stato ucciso, otto sostenitori del regime sono stati feriti e sette altri sono stati fatti prigionieri dalle YPG durante gli scontri con le forze siriane nel villaggio, prima che il suo controllo fosse assunto dalle forze kurde. Almeno 27 soldati del battaglione, composto da circa 200 persone, sarebbero entrati nelle fila delle YPG finora.
ANF / Serêkaniyê
ANF NEWS AGENCY