RSF riporta le vessazioni contro i media turchi
Reporters Senza Frontiere ha ripreso il suo flusso di notizie con aggiornamenti sulle vessazioni nei confronti dei media in Turchia.
Il 27 Marzo, il proprietario di un giornale d’opposizione è stato attaccato nel nord-ovest del paese. Reporters Senza Frontiere condanna l’attacco nei confronti del giornalista locale Cenap Kürümoglu a Tekirdag, nella regione nord-occidentale della Tracia Orientale, e si augura che la polizia locale conduca un’indagine completa ed imparziale.
Il proprietario del quotidiano locale Habertrak (Notizie della Tracia), Kürümoglu, è stato attaccato nel centro città da due uomini col viso coperto, che l’hanno colpito con delle mazze e poi sono fuggiti quando il giornalista ha chiesto aiuto. E’ stato brevemente ricoverato in ospedale a causa di una ferita all’occhio. La polizia che sta indagando sul caso ha sequestrato le registrazioni delle telecamere di sicurezza dei negozi vicini al luogo dell’accaduto.
Kürümoglu ha detto di pensare che l’attacco sia legato alle politiche editoriali di Habertrak. Il giornale è critico nei confronti dell’amministrazione locale e sostiene la formazione nazionalista e laicista del Partito Popolare Repubblicano (CHP), il più grande partito d’opposizione all’interno dell’assemblea nazionale.
“Uno dei miei assalitori era basso e l’altro era alto”, ha detto Kürümoglu quando ha lasciato l’ospedale. “I seguaci di coloro che stanno derubando la città di Tekirdag sono i responsabili. Questo tipo d’azione non mi intimorirà. Non ci sarà il minimo cambiamento nella linea editoriale del mio giornale, né con il primo attacco, né con il quinto”.
Questo è il secondo caso di violenza contro i giornalisti nelle ultime due settimane. Due reporter sono stati attaccati dai residenti mentre riportavano la notizia della demolizione delle loro case ad Ankara il 14 Marzo.
Il 26 Marzo l’Organizzazione Internazionale dei Giornalisti ha scritto che il processo per oltraggio alla corte del noto giornalista investigativo Ahmet Sik era ripreso lo stesso giorno a Silivri, 60 km ad ovest di Istanbul. Reporters Senza Frontiere ribadisce la richiesta per il ritiro immediato delle accuse a suo carico.
Sik rischia fino a sette anni di carcere per i commenti pronunciati il 12 Marzo 2012 in seguito al suo rilascio dal carcere di Silivri, dopo un anno di detenzione preventiva come imputato del processo su Oda TV.
“Un giorno, coloro che hanno premeditato questo complotto ed i poliziotti, i procuratori ed i giudici che l’hanno messo in pratica, saranno a loro volta incarcerati in questa prigione”, aveva detto Sik una volta all’esterno. “La giustizia riapparirà nel giorno in cui essi ci entreranno”.
Un totale di 39 procuratori e giudici, incaricati dell’indagine “Ergenekon”, hanno denunciato Sik, accusandolo di minacce ed insulti verso il loro compito. Quattro altri giudici potrebbero a loro volta denunciarlo. La prossima udienza è prevista per il 31 Maggio.
ANF Parigi