Rojava: La carenza di medicinali assume proporzioni drammatiche
Mentre continuano gli attacchi contro Rojava (Kurdistan settentrionale) sia da parte di gruppi islamisti che da parte del regime Baath viene riferito che nella regione non ci sono quasi più medicinali e fleboclisi. Così al momento non ci sono vaccini contro la rosolia e la poliomielite.
Nella città di Dêrik gli studenti di medicina devono occuparsi dei pazienti perché i medici sono già fuggiti dalla città. Gli studenti riferiscono che nella città ci sono due apparecchi per la dialisi, ma che nell’ospedale cittadino ci sono 50 pazienti da dializzare. Per questo già due pazienti hanno perso la vita.
La situazione di emergenza nel rifornimento di medicinali è una conseguenza dell’embargo contro Rojava. Nei pressi dei valichi di frontiera verso la Turchia e verso la regione autonoma del Kurdistan anche gli islamisti hanno chiuso importanti vie di accesso alle città del Kurdistan occidentale. In molte città per questo i medicinali negli ospedali sono già finiti. Anche i vaccini per bambini piccoli sono quasi esauriti. Mancano sia i vaccini contro la rabbia che le flebo contro i morsi di serpenti e scorpioni.
Nel colloqui con l’agenzia stampa Firat (ANF) la rappresentante della commissione sanitaria di Dêrik, Rojin Ahmed, descrive l’emergenza sanitaria.
Racconta che la popolazione si reca all’ospedale per donare sangue. Ma dato che non ci sono pià abbastanza sacche per il sangue, non è possibile accettare le donazioni. Anche lei fa notare la mancanza di soluzioni per le flebo, vaccini e altri medicinali e prosegue come segue: “Se le persone qui vengono morse da un serpente o da uno scorpione le mandiamo a Qamişlo. Non sappiamo se lì li aiutano. Molte persone stanno già provando ad aiutarsi ricorrendo a cure tradizionali.”
Ahmed spiega che lei è responsabile per le cure sanitarie a Dêrik che insieme a cinque studenti all’ultimo semestre. C’è bisogno di medici quanto di medicinali.
Sono presenti anche una lista dei medicinali che necessariamente bisogna.