Rappresentante politico kurdo in sciopero della fame fino alla morte a Tehran
Il rappresentante politico kurdo Rahim Ilyasi (Şahram), detenuto all’interno del carcere di Rêca-i Şehr a Tehran (la capitale e la più grande città dell’Iran), ha intrapreso uno sciopero della fame fino alla morte e si è cucito la bocca il 24 Febbraio, per protestare contro il direttore del carcere Ferec Nêjad, che lo ha sottoposto a pesanti torture arbitrarie ed insulti.
Ilyasi era stato arrestato e condannato all’ergastolo aggravato cinque mesi fa, con l’accusa di “aver diffuso propaganda in favore del Movimento di Sinistra del Kurdistan (KOMELE)” e di “aver nascosto armi”.
I detenuti di molte carceri iraniane, principalmente ad Urmiye, Dizilabat, Senendec, İlam, Evin, Kehrizek e Kızıl Hîsar, sono soggetti a violazioni dei loro diritti: molti di loro finora hanno dovuto cucirsi la bocca in segno di protesta contro il regime iraniano.
Uno dei casi più sconvolgenti di abusi è avvenuto nel carcere di Kehrizek, in cui i detenuti sono stati violentati in seguito ad una manifestazione di protesta organizzata dai Kurdi in Iran nel 2008.
ANF Tehran