Quarantuno anni fa Deniz, Yusuf ed Huseyin
Quarantuno anni fa, il 6 Maggio 1972, Deniz Gezmiş, Yusuf Aslan ed Huseyin Inan furono impiccati ad Ankara.
Deniz Gezmiş nacque ad Ankara il 24 Febbraio 1947.
Dopo aver aderito al Partito dei Lavoratori della Turchia (Türkiye Işçi Partisi), Gezmiş studió legge all’università di Istanbul nel 1966. Nel 1968, fondó l’Organizzazione dei Giuristi Rivoluzionari (Devrimci Hukukçular Kürulumu) e l’Unione degli Studenti Rivoluzionari (Devrimci Öğrenci Birliği).
Divenne sempre più attivo politicamente ed il 12 Giugno 1968 condusse l’occupazione dell’Università di Istanbul, organizzata dagli studenti. Dopo l’occupazione, che venne fatta terminare dalla legge, guidó le proteste contro l’arrivo della Sesta Flotta Americana a Istanbul. Deniz Gezmiş fu arrestato per queste azioni il 30 Luglio 1968 per poi essere rilasciato il 20 Ottobre dello stesso anno.
Mentre aumentava la sua partecipazione nel Partito dei Lavoratori della Turchia ed egli iniziava a sostenere una Rivoluzione Nazionale Democratica, le sue idee cominciarono a diffondersi e ad ispirare una base in crescita di studenti rivoluzionari. Il 28 Novembre 1968, fu arrestato di nuovo dopo aver protestato contro la visita in Turchia dell’ambasciatore degli Stati Uniti ma venne in seguito rilasciato. Il 16 Marzo 1969 fu arrestato ancora per aver partecipato ai conflitti armati tra la destra e la sinistra e incarcerato fino al 3 Aprile. Gezmiş fu di nuovo arrestato il 31 Maggio 1969. L’Università fu chiusa temporaneamente e Gezmiş fu ferito nel conflitto. Sebbene fosse sotto sorveglianza, fuggì dall’ospedale e si recó presso i Campi dell’Organizzazione di Liberazione della Palestina pe ricevere una formazione militare.
Il 4 Marzo 1971, Deniz Gezmiş ed i suoi compagni rapirono quattro soldati statunitensi del TUSLOG (Gruppo Logistico degli Stati Uniti con base a Balgat, Ankara). Dopo aver liberato gli ostaggi, lui e Yusuf Aslan furono catturati vivi vicino a Sivas, in seguito ad un confronto con le forze dell’ordine.
Il loro processo inizió il 16 Luglio 1971. Gezmiş ed i suoi compagni furono condannati a morte il 9 Ottobre per aver violato l’articolo 146 del Codice Penale Turco, che riguarda i tentativi di “rovesciare l’ordine costituzionale”. Secondo la procedura legale, la condanna a morte deve essere approvata dal Parlamento prima di essere inviata al Presidente della Repubblica per l’approvazione finale. Nel Marzo ed Aprile 1972 la sentenza fu sottoposta al Parlamento e fu approvata a grande maggioranza in entrambe le letture. Il 4 Maggio, il Presidente Cevdet Sunay, dopo aver ufficialmente consultato il Ministro della Giustizia ed il Primo Ministro Nihat Erim, rifiutó di concedere a Gezmiş la grazia. Fu giustiziato tramite impiccagione il 6 Maggio 1972 nel carcere cantrale di Ankara insieme ad Hüseyin Inan e Yusuf Aslan.
Deniz Gezmiş è uno dei rivoluzionari della Turchia che dedicarono le proprie vite alla causa socialista. Nella sua lettera indirizzata al padre poco prima di essere impiccato aveva spiegato lo spirito di sacrificio da parte del movimento rivoluzionario in Turchia: “Gli uomini nascono, crescono, vivono e muoiono…la cosa importante non è vivere a lungo ma fare tante cose durante la vita… i miei amici davanti a me non hanno mostrato esitazione prima della morte… non dovresti avere dubbi che anche io non avró nessuna esitazione…”.
Durante lo scorso fine settimana ed oggi, Deniz Gezmiş, Yusuf Aslan, Huseyin Inan ed i numerosi rivoluzionari come loro sono stati ricordati in molti luoghi. A Mersin, il candidato indipendente Ertuğrul Kürkçü (Blocco Lavoro, Democrazia e Libertà) sarà uno degli oratori in una serie di incontri di commemorazione presso il parco Hrant Dink.
Nel 1970, Kürkçü fu eletto Presidente Generale della Federazione delle Associazioni della Gioventù Turca Rivoluzionaria (DEV-GENÇ). Kürkçü fu uno degli undici giovani rivoluzionari che tentó di salvare Deniz Gezmiş, Yusuf Arslan ed Hüseyin Inan, membri dell’Esercito di Liberazione Popolare della Turchia (THKO), condannati alla pena di morte dalla Corte Marziale di Ankara dopo il colpo di stato militare del 12 Marzo 1970. Kürkçü fu l’unico a sopravvivere all’operazione avvenuta nel villaggio di Kızıldere, nel distretto di Niksar a Tokat. La Corte Marziale lo condannó alla pena di morte. Kürkçü scontó quattordici anni di carcere per poi essere rilasciato nel Marzo 1986.
ANF News Desk