Quaranta tre anni fa, Deniz, Yusuf, Hüseyin
Quaranta tre anni fa, il 6 maggio 1972, Deniz Gezmiş, Yusuf Aslan e Huseyin Inan furono impiccati ad Ankara. Il loro processo era iniziato il 16 luglio 1971. Gezmiş e i suoi compagni furono condannati a morte il 9 ottobre per aver violato l’articolo 146 del Codice Penale turco, che riguarda i tentativi di “rovesciare l’ordine costituzionale”. Secondo la procedura legale, una condanna a morte deve essere approvata dal Parlamento prima di essere inviata al Presidente della Repubblica per l’approvazione finale.Nei mesi di marzo e aprile 1972, la sentenza fu sottoposta all’esame del Parlamento e in entrambe le letture la condanna fu approvata a grande maggioranza.
Dopo l’adesione al Partito dei Lavoratori della Turchia (Türkiye ISCI Partisi), Gezmiş studiò legge all’Università di Istanbul nel 1966. Nel 1968, fondò l’Organizzazione dei Giuristi Rivoluzionari (Devrimci Hukukçular Kürulumu) e l’Unione degli Studenti Rivoluzionari (Devrimci Öğrenci Birligi).
Divenne sempre più politicamente attivo, e guidò l’occupazione degli studenti dell’Università di Istanbul il 12 giugno 1968. Dopo che l’occupazione fu terminata forzatamente dalla legge, egli guidò le proteste contro l’arrivo della 6° Flotta statunitense a Istanbul. Deniz Gezmiş fu arrestato per queste azioni il 30 luglio del 1968, per essere rilasciato il 20 ottobre dello stesso anno.
Mentre aumentava il suo coinvolgimento nel Partito dei Lavoratori della Turchia, e cominciava a sostenere una rivoluzione democratica nazionale, le sue idee iniziarono a circolare e ispirare una crescente base di studenti rivoluzionari. Il 28 novembre del 1968, fu arrestato nuovamente dopo aver protestato contro la visita dell’ambasciatore Usa in Turchia, ma fu successivamente rilasciato. Il 16 marzo 1969 venne nuovamente arrestato per aver partecipato a conflitti armati tra destra e sinistra e imprigionato fino al 3 aprile. Gezmiş fu arrestato ancora una volta il 31 maggio 1969. L’università fu temporaneamente chiusa, e Gezmiş fu ferito nel conflitto. Sebbene Gezmiş fosse sotto sorveglianza, scappò dall’ospedale e si diresse verso i campi dell’Organizzazione di Liberazione della Palestina, in Giordania, per ricevere addestramento alla guerriglia.
Il 4 marzo del 1971, Deniz Gezmiş e i suoi compagni rapirono quattro soldati americani da TUSLOG/Gruppo di Logistica degli Stati Uniti con sede a Balgat, Ankara. Dopo aver rilasciato gli ostaggi, lui e Yusuf Aslan vennero catturati vivi vicino Sivas, a seguito di una resistenza armata con le forze dell’ordine.
Il loro processo iniziò il 16 luglio 1971. Gezmiş fu condannato a morte il 9 ottobre per aver violato l’articolo 146 del codice penale turco, concernente i tentativi di “rovesciare l’ordine costituzionale”. Secondo la procedura legale, una condanna a morte deve essere approvata dal Parlamento prima di essere inviata al Presidente della Repubblica per l’approvazione finale. Nei mesi di marzo e aprile 1972, la sentenza fu sottoposta all’esame del Parlamento e in entrambe le letture la condanna fu approvata a grande maggioranza.
Il 4 maggio, il Presidente Cevdet Sunay dopo aver ufficialmente sentito il Ministro della Giustizia e il Primo Ministro Nihat Erim, rifiutò di concedere la grazia a Gezmiş. Fu giustiziato per impiccagione il 6 maggio 1972 nella Prigione Centrale di Ankara insieme a Hüseyin Inan e Yusuf Aslan.
Deniz Gezmiş nacque ad Ankara il 24 febbraio 1947. Uno dei rivoluzionari che in Turchia hanno dedicato la propria vita alla causa socialista. Nella sua ultima lettera indirizzata al padre poco prima dell’impiccagione, spiegava lo spirito di sacrificio da parte del movimento rivoluzionario turco: “Gli uomini nascono, crescono, vivono e muoiono…La cosa più importante non è vivere a lungo, ma fare più cose nella vita…I miei amici che erano davanti a me non hanno mostrato esitazione prima della morte … Non dovresti avere alcun dubbio sul fatto che io non avrò esitazioni…”
Oggi Deniz Gezmiş, Yusuf Aslan, Huseyin Inan e molti rivoluzionari come loro saranno ricordati in diversi luoghi.