Müller: Öcalan è la guida di tutti gli oppressi
L’attivista tedesco Peter Müller, che partecipa al tour in bus per chiedere la liberazione del leader del popolo curdo Abdullah Öcalan, ha dichiarato che [gli attivisti] sono accolti con grande interesse e che “le idee di Öcalan devono essere condivise con tutti i gruppi sociali.”
Il tour via bus che chiede la liberazione di Öcalan, chiamato “La biblioteca di Öcalan – libertà per Öcalan e tutti i prigionieri politici”, è iniziato il 9 ottobre in Francia a Strasburgo e, dopo tre settimane di attività in Germania, Austria, Francia, Belgio e Paesi Bassi, ha raggiunto Amburgo. Lo scopo del tour, iniziato tre settimane fa, è quello di far conoscere le idee e i punti di vista di Öcalan al pubblico europeo.
Tra i partecipanti figurano attivisti di vari paesi, come Italia, Germania, Francia e Uruguay. L’attivista tedesco Peter Müller è uno di loro ed è anche membro del comitato di progetto.
Nell’asserire che [gli attivisti] hanno incontrato persone interessate in tutti i paesi [visitati], Müller ha spiegato che il loro obiettivo è quello di far conoscere i punti di vista di Öcalan al pubblico europeo. Secondo Müller, Öcalan è una guida per gli oppressi e chi è in cerca della libertà ed è “il filosofo del nostro tempo. Le sue idee offrono soluzioni alla crisi valide sia per il Medio Oriente sia per il resto del mondo. Per questo motivo, dobbiamo continuare a leggere e diffondere le sue idee.”
In un’intervista con l’ANF, l’attivista Peter Müller ha parlato degli obiettivi del tour “Libertà per Öcalan” e dell’interesse europeo per le idee di Öcalan, raccontando anche qualche aneddoto.
IL BUS HA VISITATO SEI NAZIONI E DECINE DI CITTÀ
Quante città ha visitato il bus “Libertà per Öcalan”?
Dopo Strasburgo, abbiamo continuato con Stoccarda, in Germania; poi Austria, Svizzera, Francia, Belgio, Paesi Bassi e adesso siamo ad Amburgo. Da qui viaggeremo verso le nazioni scandinave. Ovviamente abbiamo condotto diverse attività in tutti questi paesi.
Come descriveresti l’interesse che avete attirato durante il tour? Potresti anche approfondire riguardo alle attività che avete condotto?
Abbiamo un programma diverso per ogni città. Dipende sempre [dal contesto]. Organizziamo pannelli, seminari, dimostrazioni in strada. I partecipanti sono esponenti delle istituzioni locali, membri dei consigli comunali, semplici cittadini. Vorrei citare un esempio da Parigi: quando siamo stati accolti, ma anche durante i pannelli dimostrativi e i seminari, l’interesse era altissimo. Le nostre attività hanno avuto successo. Attività simili sono state condotte anche a Liegi, in Belgio. La gente ci fa delle domande e vuole davvero imparare. Lo scopo è esattamente questo: far conoscere Öcalan, quello che fa e quali sono le sue idee. La gente dell’Africa, specialmente, sembra conoscere Öcalan. Sanno della connessione con Mandela ed è per questo che lo conoscono. Magari non sanno molto dell’argomento, ma hanno sentito parlare di lui. Altre persone ancora non conoscono dettagliatamente le idee di Öcalan, ma conoscono la lotta del popolo curdo. La gente, comunque, mostra interesse nelle brochure e nei libri di Öcalan che distribuiamo.
Quali libri di Öcalan avete nel bus?
Abbiamo più brochure. In particolare: “Liberare la Vita: la Rivoluzione delle Donne”, “La Nazione Democratica”, “Confederalismo Democratico” e “Guerra e pace in Kurdistan”. Questi sono disponibili in tedesco, inglese, francese, fiammingo, spagnolo e lingue scandinave. Abbiamo anche traduzioni tedesche e inglesi del libro “In Defense of the People” e 5 volumi del suo memoriale difensivo.
SIAMO ATTIVISTI DI DIVERSI PAESI
Da dove soprattutto vengono i partecipanti?
Abbiamo attivisti curdi e amici dei curdi provenienti da diversi paesi, come Germania, Francia, Italia e Uruguay. È una grande opportunità per noi. Tutti i partecipanti parlano lingue diverse, quindi non incontriamo nessuna difficoltà nel viaggiare da nazione a nazione. Questo è essenziale, perché non sarebbe abbastanza distribuire semplicemente le brochure senza parlare con la gente. Dobbiamo spiegare e parlare delle idee di Öcalan e degli obiettivi del movimento di liberazione curdo. Quando parliamo alle persone, loro capiscono, fanno domande, vogliono saperne di più.
Come descriveresti una classica giornata sul bus?
Alcuni viaggi sono lunghi, altri brevi. Quindi è sempre diverso. Siamo di buon umore. Cantiamo, discutiamo, leggiamo. Specialmente durante i viaggi brevi, la gente del posto si unisce a noi sul bus. Siamo sempre soddisfatti quando sono i bambini ad unirsi. È una buona motivazione.
Siete in giro da parecchio tempo ormai. C’è qualche esperienza interessante che vorresti condividere con noi?
Qualche giorno fa, ad una stazione di servizio in Francia, abbiamo visto un autobus con targa spagnola. Quando siamo andati da loro, che erano tutte donne, ci hanno detto di essere catalane. Abbiamo tenuto una conversazione. Abbiamo parlato loro della lotta curda e di Öcalan e gli abbiamo dato delle brochure in spagnolo. Erano molto liete e interessate.
ÖCALAN STA FORNENDO DEI PIANI PER UNA SOLUZIONE
Cosa rappresenta per te Öcalan?
A mio avviso, Öcalan è la guida del popolo curdo. Rispetto alla corrente crisi mediorientale, inoltre, le soluzioni che offre lo rendono una guida per tutti i popoli. È il filosofo del nostro tempo. 50 anni fa, la gente leggeva Marx, Engels, Lenin e Mao per risolvere i problemi. Ma non ha funzionato. Öcalan sta cercando di risolvere quei problemi, adesso. Il mondo sta attraversando un’enorme crisi proprio in questo momento. Disastri naturali, rifugiati, guerre. I partiti di destra che tornano al potere. Öcalan discute di questi sviluppi e ci offre dei piani per una soluzione. In Medio Oriente c’è una lotta contro la crisi e il caos creato dall’ISIS e da organizzazioni affini. Colori e idee diverse combattono sotto un’unica bandiera. Tutto ciò è reso possibile dalle idee di Öcalan. Öcalan, quindi, non è solo il leader dei curdi, ma è la guida di tutti gli oppressi, gli sfruttati e di tutti coloro che vanno cercando la libertà. La si dovrebbe vedere così.
Come sono viste le idee di Öcalan nei circoli democratici europei?
Credo che i punti di vista di Öcalan siano una soluzione anche per la crisi in Europa. Ad aprile si è tenuta una conferenza ad Amburgo con la partecipazione di parecchi internazionalisti da diversi paesi. È stato un passo e un evento molto importante. Le idee di Öcalan hanno sortito degli effetti. Nondimeno, c’è una propaganda contro Öcalan diffusa in tutta Europa, specialmente in Germania. Lo chiamano “terrorista”. C’è anche gente di sinistra influenzata da questa propaganda contraria. Anche se molte persone leggono, vanno a vedere il Rojava, la propaganda negativa viene comunque ostentata e riesce anche a raggiungere alcune persone. In Francia esiste un comitato sul Confederalismo Democratico. In altri paesi, poi, ci sono gruppi di lavoro. Ottengono importanti risultati. La nostra sfida principale, comunque, è di raggiungere più persone. Questo è l’obiettivo del bus. Certo, il bus è importante, ma non risolve tutti i problemi. Dobbiamo, quindi, condividere la nostra causa con altre associazioni e piattaforme. Dobbiamo leggere e diffondere queste idee.