Messaggio della KCK in occasione del compleanno di Abdullah Öcalan
L’Unione delle Comunità del Kurdistan (KCK) in occasione del compleanno del rappresentante del popolo curdo Abdullah Öcalan ha pubblicato un messaggio di saluti. “Il 4 aprile, il compleanno del nostro Presidente Abdullah Öcalan, ci congratuliamo con il nostro popolo, con i popoli del Medio Oriente e con tutta l‘umanità.
Il Presidente Apo in tutta la sua vita è stato in grado di essere un buon figlio die popoli e dell‘umanità. Ha preso posto accanto a persone che nella storia hanno condotto una vita significativa. Con la sua vita e la lotta memorabili non ha arricchito e reso grandi servizi solo al popolo curdo, ma a tutti i popoli del Medio Oriente. Mentre festeggiamo il compleanno del nostro Presidente, vogliamo esprimere ancora una volta la nostra profonda gratitudine per i significativi valori che il nostro popolo e noi abbiamo raggiunto grazie a lui. Con la consapevolezza che non possiamo saldare i nostri debiti, qualsiasi cosa facciamo, facciamo al nostro Presidente nuovamente la promessa di continuare sempre a migliorare la nostra resistenza per realizzare il Kurdistan e il Medio Oriente ai quali lui aspira.
Il Presidente Apo ha passato ogni attimo della sua vita a condurre il popolo curdo e la donna curda in una vita libera e democratica. Nessun secondo nella sua vita è stato senza importanza. E nessun secondo della sua vita lo ha vissuto per se stesso, ma sempre per il suo popolo. Per la lotta per la libertà e la democrazia del popolo curdo il nostro Presidente si è incamminato lungo un percorso. La sua lotta è diventata la realtà della resistenza per la libertà die popoli del Medio Oriente e dell’intera umanità. Sta di fatto che la lotta di liberazione del popolo curdo e la lotta per la libertà dei popoli di tutta la regione sono collegate tra loro. Questo fatto ci rende chiaro che il Presidente Apo è diventata una personalità dirigente nel Medio Oriente. È il progetto del Presidente Apo di una società ecologica-democratica basata sulla liberazione delle donne, che porterà la libertà e la democrazia ai popoli del Medio Oriente. Con la soluzione ideologica e teorica di tutte le difficoltà attraverso le quali ii popoli della regione sono stati privati di una vita libera e democratica, il Presidente Apo ci ha rappresentato che aspetto deve avere la linea di lotta per la libertà e la democrazia. Se le curde e i curdi e le forze democratiche rivoluzionarie del Medio Oriente continueranno la loro lotta lungo questa linea, diventerà possibile una vita libera e democratica.
Per essere degno delle donne che hanno aperto la strada per la socialità e i valori umani e di sua madre che lo ha messo al mondo, il Presidente Apo ha messo la lotta di liberazione delle donne al centro della sua passione per la lotta per la libertà e la democrazia. Ha visto che il popolo curdo e tutti i popoli del Medio Oriente solo con donne liberate e grande passione per la democrazia potranno raggiungere la libertà. Da questo punto di vista la nascita del nostro Presidente è stata anche l’ora della nascita della rivoluzione per la libertà della donna. Ha dato un grande contributo alla lotta di liberazione delle donne che nemmeno le crudeli divinità della mitologia possono negare. Con il loro senso della giustizia e la loro coscienza le donne si sono sempre impegnate per il Presidente e lo fanno anche oggi più di altri gruppi della società.
Con la sua vita e la sua lotta, sulla base della quale ha sviluppato una linea ideologica e teorica, il Presidente Apo oggi è in una posizione di direzione i cui contenuti devono essere compresi e praticati. Il popolo curdo e i popoli del Medio Oriente, in particolare le donne e i giovani, dovrebbero diventare più consapevoli di questa direzione e mettere in pratica il suo significato. Se succede questo, il Medio Oriente diventerà una fonte di libertà, democrazia e socialismo democratico.
Con la forza ideologica che il Presidente Apo ha sviluppato, la sua lotta e la consapevolezza sociale che ha creato, ha conquistato una vittoria sia sui tiranni del passato che sui despoti del presente. Con la resistenza che viene opposta scriviamo la storia della lotta dei popoli per la democrazia e la libertà.”