Messaggio chiaro da Strasburgo: la resistenza continua

Numerose persone oggi davanti al Parlamento Europeo di Strasburgo hanno lanciato un segnale chiaro contro l’isolamento di Abdullah Öcalan sull’isola carcere di Imrali e hanno confermato: “La resistenza contro questo crimine continuerà”.

A Strasburgo mercoledì si sono riunite oltre mille persone davanti al Parlamento Europeo e hanno lanciato un segnale chiaro contro il persistente isolamento del fondatore del PKK in carcere Abdullah Öcalan. Con il motto „Rompiamo l’isolamento, abbattiamo il fascismo e liberiamo Öcalan“ i manifestanti hanno chiesto la fine dell’isolamento sull’isola carcere turca nel Mar di Marmara. A questo scopo il Comitato contro la Tortura del Consiglio Europeo (CPT) è stato invitato a visitare l’isola e a prendere contatti diretti con Öcalan e gli altri tre prigionieri. Alla manifestazione oltre ai 14 attivist* che da 31 giorni a Strasburgo sono in sciopero della fame, hanno preso parte anche la deputata HDP Meral Danış Beştaş arrivata da Ankara e rappresentant* di numerosi partiti politici e organizzazioni, tra cui anche rappresentanti del Partito Comunista Marxista-Leninista MLKP e della Società Curdo-Islamica COOK.

Beştaş: far ascoltare la voce dei curdi in tutto il mondo

La deputata Danış Beştaş in un intervento ha fatto notare che ormai sono 274 i prigionieri politici che sono in sciopero della fame a tempo indeterminato con la richiesta della revoca dell’isolamento dei Öcalan. La deputata HDP in carcere è stata la prima che per protesta contro la totale privazione dei diritti nel carcere e contro il piano di annientamento dello Stato turco il 7 novembre dello scorso anno ha comunicato di entrare in sciopero della fame fino a quando non verrà messa fine all’isolamento di Öcalan. “In particolare nella situazione attuale dobbiamo fare in modo che la nostra voce sia ascoltata a livello internazionale. Siamo al fianco di chi è in sciopero della fame e diciamo con forza ‚l’isolamento è un crimine contro l’umanità‘. Il governo dell’AKP punta scientemente su questo strumento di repressione. Oggi siamo a Strasburgo per protestare e per chiedere agli Stati membri dell’UE di modificare il loro atteggiamento di fronte a questa politica repressiva. Fino a quando il CPT ed il Consiglio Europeo persevereranno nel loro silenzio e non faranno nulla contro l’isolamento, si rendono complici di questo crimine”, ha detto Meral Danış Beştaş.

MLKP: dovere opporre resistenza fino alla fine

Hüseyin Yeter è intervenuto a nome dell’MLKP. Il politico ha chiesto più solidarietà con chi è in sciopero della fame e ha criticato l’atteggiamento muto delle istituzioni europee. La storia avrebbe mostrato ancora una volta che il CPT e il Consiglio d’Europa fiancheggiano il regime fascista di Ankara in silenzio. Di fronte a questo sarebbe dovere di ogni persona democratica opporre resistenza fino alla fine.

Melle Kasim: la resistenza contro l’oppressione è legittima

A nome della Società Curdo-Islamica CÎK (Civaka Îslamiya Kurdistan), Melle Kasim ha rivolto alcune parole ai manifestanti. Kasim ha detto che l’oppressione del popolo curdo con l’isolamento di Öcalan ha raggiunto un nuovo livello. La Società Curdo-Islamica sosterrebbe ogni forma di resistenza dato che la lotta contro la tirannia nell’Islam è legittima.

In altri interventi è stata salutata la resistenza di Leyla Güven e delle prigioniere e dei prigionieri in sciopero della fame. Alcuni deputati UE a causa di una votazione in Parlamento non hanno potuto partecipare alla manifestazione come era previsto. Hanno tuttavia inviato messaggi di solidarietà. La protesta si conclusa gridando slogan.

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