Mauro Servalli e Giovanni Vassallo verso Kobane in missione umanitaria
Partiranno domani per far ritorno in Italia il ventitrè marzo insieme ad altri centocinquanta compatrioti che faranno parte di una missione umanitaria diretta verso il confine turco- siriano di Kobane, i due cooperanti imperiesi Mauro Servalli e Giovanni Vassallo i cui piani tendono a rifornire l’orgogliosa popolazione curda di beni di prima necessità.
Sicuramente raggiungeranno il Rojava turco, cioè quella regione di confine tra Turchia e Siria abitata esclusivamente da curdi ed oggi autonoma all’interno del Kurdistan turco, ma non escludono di poter far ingresso, anche se solo per poche ore, nella città di Kobane, a poche centinaia di metri dalla frontiera ma già in territorio siriano. “Certamente ci affideremo all’efficiente organizzazione curda”, ha sottolineato Giovanni Vassallo durante i preparativi della spedizione. Kobane, come noto, è la città- martire curda, per mesi e mesi assediata dalle truppe dei fondamentalisti islamici dell’Isis che è stata liberata per intero, da poche settimane, dai curdi, in buona parte rappresentanti del sesso femminile. Ha impressionato il mondo la determinazione ed il coraggio con cui le donne di Kobane hanno riconquistato strada per strada la loro città ma, d’altronde, non è un mistero come presso la popolazione curda, specialmente quella laica che si rispecchia nell’ideologia del Pkk del ” leader” Ocalan, la donna goda di grande prestigio e libertà, cosa del tutto singolare tra le popolazioni del Medio- Oriente.
“Anche noi occidentali abbiamo molto da imparare dai curdi in materia di emancipazione femminile”, dicono i due cooperanti imperiesi. Mauro Servalli è oggi, dopo la morte prematura di Carlo Beltrami, uno dei ” deux ex machina” del centro sociale, che sorge nel rione periferico di Barcheto, ” La Talpa e l’Orologio” ed è pure consigliere comunale del capoluogo dell’estremo Ponente ligure per il movimento civico ” Imperia bene comune”. Giovanni Vassallo, storico esponente della sinistra imperiese, è da decenni uno dei pilastri dell’Aifo cittadina ed uno dei bracci destri della sua anima Susanna Bernoldi. Funzionario della Banca Nazionale del Lavoro, ha già partecipato a varie missioni umanitarie all’estero specialmente in Africa ma anche in Europa come in Bosnia- Erzogovina durante le guerre balcaniche successive alla dissoluzione dell’ex Jugoslavia. Si è anche, però, a lungo occupato nella città di Imperia della logistica in nome e per conto di questa Associazione, organizzando raccolte di derrate alimentari o vestiario all’esterno dei magazzini cittadini. Ora la nuova esperienza ad uno dei confini più caldi del mondo a noi vicino, transitando da una Nazione, la Turchia, a lungo sospettata di non collaborare alla sconfitta dell’Isis al solo scopo di favorire il genocidio della popolazione curda, che da sempre considera alla stregua di una banda armata piuttosto che di una Nazione con le proprie tradizioni, la propria lingua ed i propri costumi. Non si sono dimenticate ancora, infatti, le immagini dei carri armati turchi attestati al confine di Kobane ed assolutamente inerti di fronte al sanguinoso assalto condotto dai fanatici del ” Califfato” di Mosul contro la città del Kurdistan siriano.
di Sergio Bagnoli