Le YPG fermano tutte le operazioni militari
Le forze militari del Kurdistan occidentale, le Unità di Difesa del Popolo (YPG) hanno annunciato il fermo di tutte le azioni e operazioni militari nei cantoni di Cizîre, Kobani e Afrin, così come ad Aleppo e Rakka (al-Rakkah), altri luoghi dove vivono curdi.
Il Comando Generale delle YPG ha rilasciato una dichiarazione scritta in cui afferma che agirà solo per legittima difesa, rispondendo nel caso abbia luogo un attacco.
Le YPG, che comprendono donne e uomini combattenti, sono state costituite nel luglio 2012. Hanno raggiunto un notevole successo nella difesa del Kurdistan occidentale, che è diventato la regione più sicura e stabile della Siria.
In questa dichiarazione le YPG affermano che: “Dal 6 luglio 2013 gli assalti da parte di vari gruppi, quali Stato Islamico in Iraq e Siria (ISIS), Fronte Al Nusra Front e Ahrar al-Sham, alla nostra regione non si sono affievoliti. Come YPG la nostra risposta a questi attacchi si è svolta nell’ambito della legittima difesa. Centinaia di donne e uomini sono diventati martiri mentre difendevano il loro popolo, il loro onore, la loro terra e la loro libertà.”
Le YPG fanno notare che recentemente hanno ripulito la zona di Til Berek (Tell Brak) dalle bande che persistevano nei loro attacchi. Nell’operazione “Til Berek Libera” iniziata il 21 febbraio, 17 villaggi in quell’antica area sono stati liberati e sono stati uccisi 50 componenti di ISIS e di bande che operavano insieme a loro.
In operazioni avviate la notte del 15 febbraio, le YPG hanno liberato anche 11 villaggi nelle operazioni nella zona di Cezaa, tra il cantone di Cizîre e il confine iracheno.
La dichiarazione delle YPG prosegue dicendo: “A seguito della liberazione della zona di Til Berek le bande ieri mattina (25 febbraio) hanno lanciato un nuovo attacco per riconquistare Til Berek, ma sono state respinte.” Le YPG fanno notare che alcuni organi di stampa e aree scioviniste cercano di creare tensioni etniche dopo il ritiro delle bande, sottolineando il fatto che le YPG sono per la fratellanza dei popoli curdo e arabo e che condannano le “calunnie false ed immorali contrarie ai principi della stampa.”
La dichiarazione delle YPG prosegue: “Per rendere nota al pubblico la situazione vera abbiamo dato assistenza ad una delegazione formata da politici e componenti dell’amministrazione autonoma e dalla stampa nel visitare l’area e incontrare esponenti di spicco della comunità araba.”
Le YPG dichiarano: “In linea con le prospettive dell’amministrazione democratica e autonoma e del Ministero della Difesa del cantone di Cizîre stiamo fermando tutte le azioni e operazioni militari nei cantoni di Cizîre, Kobani e Afrin e ad Aleppo e Rakka. Manterremo le nostre posizioni sulla base della legittima difesa e in caso di un attacco eserciteremo il nostro legittimo diritto alla difesa.”
Le YPG hanno evidenziato la necessità di proteggere la vita della comunità, aggiungendo: “Desideriamo sottolineare ancora una volta l’importanza di relazioni sociali e fraterne tra tutti i componenti della società nei cantoni di Cizîre, Kobani e Afrin. Resteremo come scudo umano e forza legittima difesa contro coloro che attaccano la regione.”