Le famiglie di Roboski: ascoltate la nostra voce
Le famiglie delle 34 vittime di Roboski, uccise dagli aerei da guerra turchi il 28 Dicembre 2011, si sono riunite ieri presso il cimitero durante la cerimonia settimanale del giovedì per esprimere ancora una volta la loro richiesta in favore della giustizia e di azioni urgenti per alleviare le loro sofferenze.
Intervenendo sul posto, Veli Encü ha annunciato per conto delle famiglie che esse non metteranno mai fine alla ricerca di giustizia finchè non sarà fatta luce sul massacro.
Encü ha sottolineato che la voce delle famiglie di Roboski deve essere ascoltata dalla commissione di “esperti”, recentemente creata per essere utile al processo di colloqui in corso per una soluzione della questione kurda.
Ricordando l’ultima azione intrapresa contro di lui dal Procuratore di Uludere, con l’accusa di “aver insultato un pubblico ufficiale tramite mezzo stampa”, Encü ha osservato che le famiglie stanno ancora affrontando minacce e pressioni a causa della lotta in favore della giustizia.
Riferendosi al rapporto su Uludere della Commissione parlamentare per i Diritti Umani, il quale ha concluso che non c’è stata nessun’azione intenzionale nell’operazione contro le vittime, Encü ha detto che la Commissione ha approvato il vergognoso rapporto nonostante tutte le obiezioni e le lacrime delle madri delle vittime; con questo rapporto il Parlamento ha voluto giustificare i responsabili e coprire la verità sul massacro.
Encü ha concluso sottolineando che le famiglie di Roboski chiedono una pace onorevole che richiede la giustizia in favore delle vittime.
ANF Şırnak