La via dell’ISIS da Francoforte a Raqqa
Yunus Susam da Çermik, fuggito dall’ISIS durante l’intervento di liberazione di Raqqa per cercare rifugio presso le YPG, ci ha raccontato della “via jihadista” da Francoforte a Raqqa.
Yunus Susam è nato in un villaggio nel distretto di Çermik – nella provincia di Amed (Diyarbakır) nel 1992 – ed è emigrato in Germania con la famiglia a tre mesi. Yunus è stato educato in una famiglia devota. Dopo aver incontrato due persone nelle moschee turche in Germania, si è trovato a partecipare ad alcuni incontri chiamati “davet” (“inviti”) tenuti da studiosi islamici tedeschi. Parlando a Firat News Agency (ANF), Yunus ha raccontato cos’è successo dopo: “Uno di loro era afghano e l’altro veniva da Diyarbakır. Tramite loro sono stato presentato ad Abu Hamza e ad altri [membri di] organizzazioni radicali. Sono andato a vedere i loro incontri. Ero solito frequentare moschee turche, ma poi ho iniziato con quelle arabe: dopo ho cominciato a partecipare ai “davet” organizzati in queste moschee. Queste moschee vengono aperte da privati e associazioni cosiddette culturali. Ho iniziato a partecipare agli incontri tenuti in queste moschee e sono andato anche in altri. Questi incontri venivano organizzati dallo studioso islamico tedesco conosciuto col nome di Abu Hamza.
So che il vero nome di Abu Hamza è Biewolf. Teneva grossi incontri in diverse città tedesche. Con queste persone – che hanno un’ideologia vicina a quella dell’ISIS – abbiamo iniziato a guardare video dell’ISIS. La loro ideologia è praticamente identica a quella dell’ISIS. Abbiamo accettato tutto quello che c’era nei video. Pensavamo che stessero facendo cose buone, non avevamo davvero idea.
FRANCOFORTE ERA L’HUB
Anche membri dell’ISIS partecipavano a questi “inviti”. Reclutavano gente: qualcuno riusciva a unirsi all’ISIS, qualcun altro no. Venivano da dovunque per incontrarsi a Francoforte. Invitavano persone, poi li incontravano. All’inizio non si fidavano dei nuovi arrivati. Le persone venivano rapidamente organizzate e spostate.
DOPO POCHI MESI A RAQQA
A Francoforte, per prima cosa ho avuto un contatto su Facebook con un uomo chiamato Abu Cenna, che mi ha invitato a unirmi all’ISIS. Ho iniziato a pensare come loro. Poi mi sono spostato da Francoforte a Istanbul. Per due settimane sono stato nei posti e negli alberghi che mi indicava Abu Cenna. C’era un hotel nel distretto di Fatih. Due settimane dopo, ha mandato da me un contrabbandiere. Ci siamo recati ad Hatay in macchina, con altre quattro-cinque persone. La gente nella casa in cui stavamo ad Hatay apparteneva tutta all’ISIS. Siamo stati lì per un giorno. Poi il contrabbandiere ci ha fatto passare [in Siria], nel territorio di Jabhat al Nusra a Idlib. [ISIS e Jabhat al Nusra] collaboravano tra di loro. Siamo stati per tre giorni nella casa di un uomo afghano con cui avevamo passato il confine e di un militante pakistano di Jabhat al Nusra. Dopo abbiamo attraversato Idlib e siamo stati in un’altra casa in quella zona.
Poi è arrivata una macchina, collegata ad Abu Cenna. Con quella macchina ci siamo recati ad Hama, presso il gruppo legato all’ISIS e chiamato “Liwa al-Aqsa”. Sono stato lì per un po’, dopo mi sono recato a Raqqa, dove ho fatto un mese di addestramento militare. Poi sono tornato ad Hama, dove ho fatto un altro mese di addestramento.
LEZIONI DI JIHAD DA ABU HANZALA
Non leggevo molti libri, ma ci mostravano parecchi video. I libri erano lezioni sul Tawhid fatte da Halis Bayuncuk, noto anche col nome di Abu Hanzala. I libri di Abu Hanzala sono stati distribuiti attraverso tutti i territori in cui si parla il turco. Gli “inviti” e i libri hanno avuto larga diffusione per mezzo dei video. Non sono solo in turco, c’è gente che li traduce anche in inglese e tedesco. Si sono diffusi per tutta l’Europa, l’Azerbaijan e la Turchia: in posti in cui si parla il turco, in particolare.
di S.Evran