La sofferenza degli sfollati aumenta con l’arrivo dell’inverno
Con l’arrivo dell’inverno aumentano le sofferenze delle famiglie sfollate nella città di Kobani dovute alla difficoltà di ottenere carburante e strumenti utilizzati per il riscaldamento, in particolare perché il prezzo di questi materiali e strumenti non è commisurato al reddito degli sfollati.
Con l’arrivo dell’inverno una persona rifugiata ha bisogno di materiali di base necessari al riscaldamento e di idrocarburi e stufe ma i prezzi elevati di questi materiali e la mancanza di reddito, impediscono loro di superare le loro afflizioni in inverno e li rendono suscettibili alla malattia.
E’ noto che a Kobanî il prezzo del riscaldamento è stimato in £ 20.000 mentre il prezzo di un litro di gasolio non supera £ 60 secondo la delibera del Comitato di idrocarburi il dieci del mese di luglio; il giudice determina il prezzo per l’acquisto di gasolio dalle stazioni di servizio, che si riflette su un cittadino relativamente solido ma non ha avuto un grande impatto sulle persone sfollate dal reddito limitato; le famiglie sfollate sono considerate a basso reddito perché la maggior parte è disoccupata a causa della mancanza di opportunità di lavoro nella regione oppure è impiegata in occupazioni che non generano un reddito alto.
Aumenta la sofferenza della regione alla quale non è stata inviata alcuna organizzazione umanitaria o aiuti umanitari da associazioni internazionali di beneficenza verso le aree di Ava Rouge dall’inizio della crisi siriana, in un momento in cui queste zone diventano una destinazione popolare per la maggior parte degli sfollati delle aree siriane per poterne garantire la sicurezza. Le famiglie sfollate vivono nella città di Kobanî sia all’interno della scuola sia nelle case dei comitati di servizio, sono garantiti dalla gente per gli sfollati e non hanno trovato una sistemazione di scuola o abitazione in tenda.
La famiglia di Ahmed Yousef, una delle famiglie sfollate da Aleppo in quanto costituita da 9 persone, vive nella scuola d’arte femminile di Kobanî. La famiglia si trova ad affrontare difficoltà nell’acquisto di strumenti alimentati a diesel e per il riscaldamento a causa dei prezzi elevati rispetto al reddito di Ahmed Yousef, che possiede quanto basta per vendere penne e quaderni. Ahmed Yousef dice: “La mia famiglia è composta da 9 persone. Abbiamo almeno bisogno di barili di diesel e di riscaldamento per affrontare il freddo invernale.
Aggiunge: “non posso comprare giornalmente barili di diesel perché il mio reddito non supera £ 150, il che mi porta a volte a Babor all’usato per gli strumenti per il riscaldamento”. Inoltre afferma: “Nonostante il prezzo del gasolio in Kobanî non sia elevato rispetto ad altre aree della Siria, io non guadagno abbastanza soldi con il mio lavoro per poterlo acquistare.
Da parte sua Mohammed Moussa, membro del Comitato di idrocarburi a Kobanî, dice che la Commissione sta attualmente progettando di aiutare le famiglie sfollate più colpite e situate nelle scuole con una fornitura di combustibile economico per soddisfare le loro condizioni materiali e di vita.