La KCK proclama una tregua di 24 ore
Il comando supremo del quartier generale delle Forze di Difesa del Popolo ha reso nota una tregua di 24 ore. A partire dalle 19.00 non si svolgeranno azioni militari, si afferma in una dichiarazione. Come afferma una dichiarazione del Comando Supremo delle Forze di Difesa del Popolo HPG (Hêzên Parastina Gel), durante le elezioni parlamentari e presidenziali in Turchia e nel Kurdistan del nord nella giornata di domenica non ci saranno attività della guerriglia. Il Consiglio Esecutivo dell’Unione delle Comunità del Kurdistan (KCK) avrebbe deciso una tregua di 24 ore con inizio alle 19.00 di sabato, così le HPG.
„La questione curda è una questione sociale che in Turchia e nella regione attende una risposta. Continuamente è diventato evidente che l’oppressione, la violenza e i massacri non portano conseguenze, ma rendono il problema ancora più profondo. Per questa ragione il Presidente Apo [Abdullah Öcalan] per molti anni ha fatto grandi sforzi per risolvere la questione curda in modo pacifico e democratico. Il dialogo condotto in questo contesto ha portato al piano di Dolmabahçe [piano di dieci punti per la soluzione della questione curda], che doveva servire come base per un processo di pace democratico.
Ma a Erdoğan e al suo seguito è diventato chiaro che un simile processo di pace avrebbe condotto anche alla democratizzazione della Turchia. Di conseguenza i paini di Erdoğan per la sua dittatura individuale fascista erano minacciati. Per questa ragione li hanno gettati dal tavolo e il 24 luglio 2015 hanno ufficialmente dichiarato guerra al movimento di liberazione curdo.
Il regime fascista non è più in grado di governare il Paese
L’alleanza di AKP e MHP in questa guerra in corso da tre anni non ha potuto ottenere successi e non è stata in grado neanche di indebolire in alcun modo le forze di liberazione del Kurdistan e il loro Presidente. Al contrario: in questa spietata guerra le forze del movimento di liberazione curdo hanno sempre resistito. Il „piano di sottomissione“ perseguito dal regime fascista non ha potuto prendere il sopravvento e la grande resistenza delle forze di opposizione contro il regime durante questo periodo si è potuto rafforzare in tutta la Turchia. Nonostante l’evidente fallimento rispetto alla nostra lotta il regime fascista con l’aiuto dei grandi gruppi mediatici ha taciuto la verità e non è più in grado di governare il Paese dal punto vista militare, politico e economico.
Per impedire il crollo del suo governo, Erdoğan ha quindi deciso di tenere elezioni anticipate. Con questo intende creare una presenza duratura della dittatura fascista e nascondere sotto il tappeto i crimini, furti e saccheggi commessi nei confronti dei nostri popoli. È evidente che i popoli del Kurdistan e i popoli proletari della Turchia che hanno sofferto sotto la tirannia fascista e hanno dovuto subire grandi ingiustizie, nelle elezioni reagiranno alla tendenza voluta da Erdoğan. Altrettanto bene sappiamo che il regime dell’AKP userà ogni possibile tentativo contro i popoli, i proletari e tutti gli oppressi per impedire il loro diritto all’autodeterminazione attraverso la manipolazione.
Nessuna attività militare durante le elezioni
Contro questo il Consiglio Esecutivo dell’Unione delle Comunità del Kurdistan (KCK) ha deciso di interrompere qualsiasi attività della guerriglia dalle 19.00 di sabato per 24 ore. Si vuole così impedire di dare ai fascisti dell’AKP spazio per provocazioni, manipolazioni e intrighi, e fare in modo che il nostro popolo con le urne possa imporre la sua volontà. Dichiariamo così alla nostra popolazione e all’opinione pubblica che le nostre forze durante la tregua presteranno anche attenzione in modo mirato a non essere presenti nei luoghi delle votazioni e al fatto che venga evitata qualsiasi attività militare.