Kışanak: appello per la pace e la libertà il 4 Aprile
Intervenendo oggi durante l’incontro di gruppo parlamentare, la co-Presidente del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) Gültan Kışanak ha affermato che numerose formazioni della società hanno espresso preoccupazioni in merito al processo in corso per una soluzione della questione kurda ed hanno chiesto trasparenza in tutte le sue fasi. La Kışanak ha sottolineato che il sostegno dell’opinione pubblica e la sua solidarietà garantiranno un avanzamento in questo processo.
Riferendosi al dibattito sulla commissione di esperti che dovrebbe essere creata ed annunciata nei prossimi giorni, ha osservato: “Questo processo richiede giustizia, consenso pubblico e partecipazione da parte di tutte le formazioni sociali e culturali, delle istituzioni e delle organizzazioni poichè riguarda ogni singolo cittadino libero ed uguale del paese. La Commissione dovrebbe essere composta da persone che possano trattare in modo uguale le due parti e che possano schierarsi a favore di una soluzione, della pace e della libertà e dovrebbe necessariamente coinvolgere accademici, giuristi, intellettuali, ONG ed organismi sindacali”.
La co-Presidente del BDP ha sottolineato che una maggioranza di donne – una necessità per un’esistenza libera e democratica – è ugualmente importante per la commissione. “Il Parlamento dovrebbe a sua volta fare il necessario nell’attuale storico processo che richiede una politica positiva per assicurare che possa svolgere il suo ruolo in favore della soluzione e della democratizzazione. Il Parlamento dovrebbe assicurare una base legale per i passi da intraprendere nel processo di negoziati”.
Riferendosi ai recenti incontri che il BDP ha effettuato sul processo di negoziati con numerose formazioni ad Ankara, la Kışanak ha detto di aver ricevuto il sostegno di ONG, organismi sindacali, associazioni per i diritti umani, attiviste, femministe ed associazioni alevite visitate ad Ankara: “Tutti hanno espresso preoccupazioni sul processo ma queste potrebbero essere eliminate tramite la loro partecipazione attiva nel processo, che consideriamo come un periodo per garantire la pace pubblica e le libertà. Non otterremo il risultato che vogliamo se lasciamo questo processo in balia di alcune persone”. Ricordando l’incontro, tenutosi ieri nella regione kurda, tra 18 ordini degli avvocati, la Kışanak ha detto che queste associazioni della regione sostengono a loro volta il processo e vogliono prenderne parte in qualità di istituzioni che hanno assistito finora da vicino all’ingiustizia, agli scontri ed ai traumi.
La Kışanak ha sottolineato che il 4 Aprile, compleanno del leader kurdo Abdullah Öcalan, possiede un significato di ulteriore importanza quest’anno poichè giunge dopo la dichiarazione di una road-map per la pace e per una soluzione democratica; in questo giorno la popolazione kurda vuole festeggiare l’inizio della strada verso la pace, la libertà ed una soluzione democratica. Tutti, gruppi e singoli, Stato e Governo, dovrebbero lavorare per migliorare il clima di fiducia.
Ricordando le esecuzioni di Sakine Cansız, Fidan Doğan e Leyla Şaylemez, avvenute a Parigi il 9 Gennaio 2013, ha affermato di ritenere inaccettabile che lo stato francese non abbia ancora fatto luce sul massacro: “Se le autorità francesi non dovessero riuscire a rivelare le forze dietro a questi omicidi e a condurle davanti alla giustizia, le riterremo responsabili di questi assassinii, che consideriamo come un sabotaggio contro il processo di pace”.
ANF Ankara