KCK: l’unità nazionale è un dovere, non una necessità
La Presidenza del Consiglio Esecutivo dell’Unione delle Comunità Kurde (KCK) ha pubblicato un comunicato scritto per condannare il genocidio di Halabja, valutato come una conseguenza della politica di distruzione dello stato-nazione arabo contro i Kurdi.
“Ricordiamo con rispetto le vittime del Genocidio di Halabja e condanniamo la potenza sfruttatrice che ha commesso questo terribile crimine contro l’umanità.
I regime dominanti in Kurdistan hanno sempre minacciato la presenza del popolo kurdo e lo hanno fatto subire genocidi in tempi e luoghi diversi. Nel frattempo, i poteri occidentali della modernità capitalista hanno preso parte ai genocidi dei Kurdi fornendo sostegno economico e politico ai sistemi sfruttatori nel territorio del Kurdistan. Il popolo kurdo deve assicurare un’unità, l’organizzazione e l’auto-difesa per sconfiggere le politiche di genocidio impostegli. L’unità nazionale e la lotta non sono una necessità ma un dovere per il popolo kurdo nello storico processo in corso di ricostruzione del Kurdistan, sulla strada di uno status libero per la popolazione ed il territorio kurdo.
Il popolo kurdo dovrebbe partecipare in massa al Newroz per dimostrare la sua volontà che si oppone al fascismo, alla discriminazione e alla mentalità sciovinista e per condannare fermamente i genocidi di Halabja, Qamislo, Roboski e Parigi.
Invitiamo tutti i Kurdi ad incrementare la lotta in favore dell’unità, della fratellanza e della democrazia, con l’obiettivo di costruire un nuovo sistema democratico nel Medio Oriente, basato sul riconoscimento della presenza del popolo kurdo”.
ANF Behdinan