KCK: La lotta di Sheikh Said è stata una resistenza storica contro la politica negazionista

Il Consiglio esecutivo del KCK ha rilasciato una dichiarazione in occasione del centenario dell’esecuzione del leader del popolo curdo Sheikh Said e dei suoi compagni. La co-presidenza del Consiglio esecutivo della KCK in occasione del centenario dell’esecuzione del leader del popolo curdo Sheikh Said (Şêx Seîd) e dei suoi compagni.

La dichiarazione recita: “Sono trascorsi esattamente cento anni dall’esecuzione dello sceicco Said e dei suoi compagni, che occupano un posto speciale nella storia del popolo curdo e sono sempre ricordati con grande rispetto e gratitudine. In questo centenario della loro esecuzione, ricordiamo ancora una volta lo sceicco Said e i suoi compagni con grande rispetto e chiniamo il capo in segno di rispetto di fronte alla loro preziosa memoria. In questo contesto, ricordiamo anche tutti i martiri che hanno dato la vita per la rivoluzione e per la lotta per la democrazia. Il lavoro e gli sforzi compiuti dal KNK in questa occasione sono preziosi e significativi”.

La dichiarazione aggiunge: “Lo sceicco Said era un patriota e un leader del suo popolo coraggioso, consapevole e sensibile. Non accettava l’ingiustizia subita dal popolo curdo e si opponeva alla politica negazionista impostagli. La sua lotta è stata una resistenza storica contro l’ingiustizia e la politica negazionista di cui il popolo ha sofferto.

Sebbene le loro lotte siano state soffocate dai massacri e dalle esecuzioni dello stato fascista genocida, la loro resistenza, il loro coraggio e il rifiuto di scendere a compromessi sulla loro causa persino di fronte all’esecuzione, hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo della tradizione di resistenza in Kurdistan. È grazie alle lotte dello sceicco Said e di Seyit Rıza che la resistenza e la lotta non sono mai cessate in Kurdistan, continuando fino all’emergere del PKK. Con l’ascesa del leader del popolo curdo, Abdullah Öcalan, e del PKK sulla scena storica, la lotta dello sceicco Said e dei suoi compagni è entrata in una nuova fase storica e la rivoluzione della rinascita nazionale si è realizzata, rompendo la politica di negazione e annientamento.

La dichiarazione prosegue: “La lotta storica del popolo curdo si è sviluppata in questo contesto.Adesso con la storica iniziativa del leader del popolo curdo Abdullah Öcalan, l’”Appello per la Pace e una società semocratica”, questa lotta è entrata nella fase di costruzione della libertà del popolo curdo. Il popolo curdo porterà avanti con successo questo processo e porterà a termine la lotta portata avanti a caro prezzo dallo sceicco Said fino a oggi, realizzando il suo desiderio storico di libertà. Anche la promessa e l’aspettativa che i nipoti dello sceicco Said non sarebbero stati disonorati dalla sua esecuzione e avrebbero continuato la lotta saranno mantenute. Nessuno dubiti che il popolo curdo ci riuscirà. Con questo pensiero e questa convinzione, onoriamo ancora una volta con rispetto e gratitudine tutti i martiri della rivoluzione e della democrazia, rappresentati dallo sceicco Said e dai suoi compagni, e ribadiamo la nostra promessa ai martiri”.