Kaytan: la nuova fase apre la porta alla democrazia
Parlando con il giornalista Erdal Er di Nuçe Tv, Ali Haydar Kaytan, co-fondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), ha detto che la soluzione della questione kurda aprirà la porta alla democrazia anche in Turchia.
Kaytan ha sottolineato che al ritiro delle forze di guerriglia dai confini turchi seguirà il loro ritorno in Kurdistan.
Ha osservato inoltre che il leader kurdo Abdullah Öcalan ha dato priorità alla politica democratica a partire dalla cospirazione del 15 Febbraio, che l’ha colpito nel 1999: “La lotta kurda lunga quarant’anni, sorta nel 1973, si è tramutata in lotta armata nel 1984 poichè non aveva nessun’altra possibilità contro le forze di un sistema negazionista e distruttivo. Ad ogni modo, Öcalan ha compiuto cambiamenti radicali nella modalità di lotta con l’intenzione di dare inizio ad un nuovo periodo in base alle idee, all’ideologia e alla politica democratica.
Kaytan ha affermato che sia Öcalan che il PKK hanno preparato il terreno per una soluzione pacifica e democratica della questione kurda, ritirandosi dai confini turchi in questo periodo. Ad ogni modo, lo Stato turco ha considerato il ritiro come un passo indietro. Ha ammonito inoltre che il processo in corso dovrebbe essere affrontato correttamente per evitare i problemi vissuti in quel periodo.
Kaytan ha criticato i dibattiti, che si stanno recentemente intensificando, sulla discriminazione tra gli Aleviti ed i Sunniti tra i Kurdi ed ha sottolineato che il PKK aveva concentrato la sua attività principalmente ad Antep e Dersim, cittadine che hanno entrambe una notevole popolazione alevita, all’inizio del suo periodo di fondazione.
Il PKK si basava in quel tempo sulla resistenza delle etnie e delle persone di spicco di quella regione.
Kaytan ha richiamato l’attenzione sull’importanza dell’agricoltura per i Kurdi ed ha sottolineato che il PKK non costruirà fabbriche nel territorio del Kurdistan, in cui le persone sono state sempre fedeli alla terra.
ANF Behdinan