Karayılan chiede all’UE di cancellare il PKK dalla lista delle organizzazioni terroristiche
In un intervista al corrispondente Wieland Shneder del quotidiano tedesco Die Presse, il presidente del Consiglio esecutivo del KCK (Unione delle Comunità Curde), Murat Karayılan, ha invitato l’Unione Europea a eliminare il PKK ( Partito dei lavoratori del Kurdistan) dalla lista delle organizzazioni terroristiche.
Egli ha sottolineato che il governo turco deve fare il passo successivo nel processo di pace in corso, sottolineando che la prima fase, il ritiro dei guerriglieri, sta per giungere a conclusione ormai.
Karayılan ha commentato la protesta di Gezi come una necessità di democrazia del popolo, aggiungendo che non crede che questa protesta possa avere dei riscontri negativi sul processo di soluzione democratica in corso. “Io sono del parere che la richiesta di democratizzazione dovrebbe andare di pari passo con le richieste del popolo curdo per la pace”. Esistono certamente dei circoli di nazionalisti tra i manifestanti che partecipano alle proteste di Gezi che potrebbero perciò portare le proteste ad una direzione sbagliata ed è compito degli altri manifestanti bloccare questa situazione.
Karayılan ha sottolineato che il governo AKP dovrebbe essere cosciente che la democratizzazione della Turchia deriva anche dalla soluzione della questione curda.
Alla domanda a riguardo della considerazione del PKK come organizzazione terroristica da parte di USA e UE, il presidente ha risposto “Non è possibile che un movimento per cui simpatizzano oltre un milione di curdi venga, ancora, considerato un’organizzazione terroristica. L’UE può fornire un importante elemento per il processo di pace in corso, rimuovendo il PKK da questa lista. Qualora non riuscissero a farlo, ciò significa che l’Europa non è interessata la processo di pace tra curdi e governo turco”.
Alla domanda se fosse stata la situazione in Siria a costringere il governo ad instaurare questo processo di pace, Karayılan ha detto “Può avere avuto un ruolo, ma non è il motivo di base per l’avvio dei contatti. Il motivo principale è l’operazione rivoluzionaria del movimento curdo lanciato nel Kurdistan turco assieme al popolo curdo. D’altra parte, la formazione di un’autonomia de facto nella regione curda e il rafforzamento della posizione della regione curda in Siria ha fatto arrabbiare il governo di Ankara”.
Karayılan alla domanda se il PKK avesse dei legami con il PYD (Partito dell’Unione Democratica) o con altre organizzazioni in Siria, ha sottolineato che il PKK ha rami o altre organizzazioni ad essa affiliate. “Ci sono un certo numero di partiti curdi in Siria e il PYD è uno di questi. Ciò che maggiormente ci lega al PYD è che si fonda sulla stessa ideologia e filosofia del nostro leader Öcalan. È normale che un partito o una persona possano venire ispirati da dall’ideologia di un leader che ha finora scritto oltre 300 libri”.
Il presidente del KCK Murat Karayılan ha dichiarato che i risultati della vista della delegazione dell’Alto Comitato Curdo in Russia sono positive e che l’invito di curdi all’incontro di Ginevra è una vittoria diplomatica. La presenza dei curdi nell’arena internazionale apre una strada perché possano svolgere un ruolo importante nel futuro della Siria “. Ha sottolineato che nonostante ci siano delle differenze tra alcuni partiti curdi, l’Alto Comitato Curdo è stato in grado di conseguire risultati importanti. Karayilan ha proseguito: “con la costituzione di vari comitati, i vertici curdi sono in grado di agire in modo efficace.”
Il presidente del KCK ha aggiunto: “la verità è che i curdi sono la popolazione più organizzata in Siria, che segue una politica chiara, per questo i curdi hanno il diritto di partecipare a riunioni internazionali, ma la Turchia e alcune posizioni siriane che non hanno nemmeno riconosciuto diritti ai curdi, fino ad ora hanno fatto si che i curdi non venissero invitati a partecipare a riunioni internazionali.”
Ha evidenziato:” la decisione di invitare i curdi alla Conferenza Ginevra 2 è un successo diplomatico e un fatto importante per la gente del Kurdistan occidentale, è noto che ci sono sanzioni internazionali contro questa popolazione e questo significa che tutti gli ostacoli posti contro i curdi da parte della Turchia e dell’opposizione siriana ora sono stati superati, per quanto mi riguarda lo considero un avanzamento importante e una vittoria democratica.” “La lotta del popolo curdo e le politiche democratiche, in aggiunta ai risultati raggiunti in campo diplomatico, sono tutti elementi che danno ai curdi più opportunità e possibilità di qualificarsi per svolgere un ruolo importante nel futuro della Siria.” ha aggiunto Karayilan.
Karayilan sull’argomento dell’unità curda nel Kurdistan occidentale ha detto: “Il fatto è che non ci sono molte differenze tra i curdi, ma alcune forze hanno agito diversamente, causando delle reazioni, ad esempio traditori curdi sono stati coinvolti nell’attacco di villaggi curdi ad Efrin da parte di gruppi armati che hanno preso di mira la popolazione curda, queste azioni hanno danneggiato il processo di unione dei curdi.”