Incarcerati 110 membri e 18 sindaci del partito curdo DBP
È emerso che il il Partito Democratico delle Regioni (DBP) ha avuto 110 membri dell’Assemblea del Partito e 18 co-sindaci incarcerati dal ritorno al conflitto nella regione curda della Turchia il 24 luglio 2015. Mentre in Turchia e nella regione curda proseguono gli arresti e le incarcerazioni di attivisti politici,accademici e giornalisti, il Partito Democratico delle Regioni (DBP) a favore dell’autonomia,che è impegnato con il compito di organizzare la società e le municipalità conformemente al desiderio dei curdi per l’autonoma democratica,ha avuto 110 dei 126 membri dell’Assemblea del partito incarcerati da quando sono cominciati gli scontri tra lo stato turco ed i gruppi curdi.
Commentando l’incarcerazione dei propri esponenti,la dirigente dell’Assemblea delle donne del DBP Semra Demir lo ha definito un “Un colpo si stato contro il DBP” ed ha affermato “Non abbiamo quasi nessun esponente dell’assemblea che è stato lasciato fuori.Come se on fosse abbastanza [il governo] sta minacciando di assumere le nostre municipalità in amministrazione controllata, tagliando il bilancio e non pagando concessioni e indennità che sono dovute.Ma anche se noi venissimo arrestati e incarcerati tutti non ci asterremo dalla lotta.Anche se la maggioranza della società tace circa la vostra persecuzione ci accingiamo a continuare a resistere contro gli attacchi di pari passo con la nostra gente “.
Il DBP è stato fondato nel 2014 dopo che i politici filo curdi in Turchia hanno si sono riorganizzati in una struttura congiunta incluso il Partito Democratico dei Popoli (HDP) di nuova fondazione,che dovrebbe essere il partito per tutta la Turchia,mentre l’esistente Partito della Pace e della Democrazia (DBP) ha cambiando il suo nome in DBP dovrebbe concentrarsi unicamente alla costruzione di amministrazioni locali e regionali.
Il 28 aprile 2014 l’intero comitato elettorale parlamentare del BDP si è unito all’HDP e al 3 congresso del BDP l’11 luglio 2014,il nome del partito è stato cambiato in Partito democratico delle Regioni che avrebbe controllato le 102 munuicipalità ottenute nelle elezioni amministrative nel marzo 2014.