In Milioni Chiedono: ‘Libertà per Ocalan’
Ieri milioni di persone nel Nord, Sud, Ovest ed Est del Kurdistan e nelle città d’Europa e della Turchia si sono riversate nelle strade per condannare il complotto contro il leader del popolo kurdo Abdullah Öcalan e chiedere la sua libertà.
Inizio della marcia verso la libertà
I curdi hanno segnato il 15° anniversario della cattura di Abdullah Ocalan con una straordinaria dimostrazione di solidarietà, lanciando l’inizio di una marcia della libertà.
Le persiane sono rimaste chiuse in segno di protesta
Ad Amed, il cuore del Kurdistan, centinaia di migliaia di persone sono accorse alla marcia per la ‘Libertà per Ocalan’. In Wan, Şirnex, Colemêrg, Merdin, Mersin e Istanbul e in altre città i negozi sono rimasti chiusi e la gente era riversa per le strade.
I curdi ovunque hanno condannato il complotto internazionale a causa del quale Abdullah Öcalan fu portato in Turchia 15 anni fa. Ad Amed, Êlih (Batman), Şirnex (Şırnak), Wan, Riha (Urfa), Qers (Kars), Çewlig (Bingöl), Dersim, Xarpêt (Elazığ), Agirî (Ağrı), Idir (Iğdır), Mus, Colemêrg (Hakkari), SERT (Siirt) e Merdin, e nei quartieri di queste città, la gente veniva fuori per protestare contro la cospirazione. La gente ha anche tenuto raduni e proteste con fiaccole accese a Izmir, Manisa, Antalya, Konya, Mugla, Adana, Mersin e Istanbul.
La Polizia ha attaccato i manifestanti
La polizia ha attaccato i manifestanti ad Amed, Wan, Şirnex, Gever, Êlih, Cizîr, Silopiya, Qoser (Kiziltepe), Tetwan (Tatvan) e Adana senza preavviso, sparando proiettili di plastica e cartucce di gas. A Wan la polizia ha usato cannoni ad acqua e gas contro decine di migliaia di persone in marcia dal ‘podio del popolo’, istituito in via Cumhuriyet al mercato ortofrutticolo. Dopo gli attacchi della polizia sui manifestanti ad Amed, gli scontri sono scoppiati e si sono diffusi attraverso il distretto di Baglar e sono proseguiti nella notte. In altre città la gente si è difesa dagli attacchi della polizia. In Cizîr la giornalista di JINHA, Mizgin Tabu, ha subito una ferita alla testa. A Êlih il co-presidente provinciale del BDP Serdar Atalay è stato ferito, mentre a Tetwan una persona è rimasta gravemente ferita a seguito di un attacco della polizia.
Le forze di intelligence iraniane hanno arrestato cinque persone a Pawe e una persona a Piranshar
Continuando con la pressione del regime iraniano sulla nazione curda in Rojhelat (Kurdistan orientale), un cittadino curdo di Piranshar è stato arrestato dalle forze di sicurezza iraniane. Nel frattempo a Pawe anche cinque cittadini sono stati arrestati dalle forze di intelligence e messi nel carcere dei servizi segreti.
Secondo le fonti regionali e l’agenzia di stampa Firat News Agency, un cittadino curdo di nome Abdullah Xizri del villaggio di Tirkeshi di Piranshar è stato arrestato dalle forze dei servizi segreti iraniani. Abdullah Xizri 11 giorni fa è stato incarcerato con l’accusa di appartenere a un partito politico curdo e ancora non si hanno notizie di lui. Abdullah Xizri è stato arrestato con la stessa accusa nel 2008 e per 3 mesi è stato tenuto sotto interrogatorio e tortura.
Sulla base della relazione della Firat News Agency, cinque cittadini curdi di Pawe sono nel carcere dei servizi segreti delle guardie rivoluzionarie. I nomi di queste cinque persone sono i seguenti: Yaser Naderiyan, Ferzad Bezmune, Keyhan Ehmedi, Aras Behrami e Naser Babacani (Babajani). Va ricordato che queste cinque persone sono di professione negozianti.