Imminente esecuzione di due prigionieri politici arabi ahwazi
Cresce la preoccupazione per la sorte dei due prigionieri ahwazi arabi detenuti nel braccio della morte con il nome di Ali Chibashat e Yasin Mousavi che sono stati trasferiti dalla prigione di Dezful in una località sconosciuta e vi è effettivo timore per la loro imminente esecuzione. I due prigionieri sono stati condannati per inimicizia con Dio, corruzione sulla terra, propaganda contro il governo e condotta contro la sicurezza nazionale.
L’esecuzione degli attivisti ahwazi è un fenomeno evidente di genocidio nazionale commesso dalle autorità iraniane. Le autorità iraniane di solito condannano alla pena di morte ogni anno un numero considerevole di ahwazi. Tuttavia, gli attivisti per i diritti culturali, politici, sociali e umani sono quelli che affrontano maggiormente il braccio della morte per mano delle autorità iraniane. Per un numero enorme di attivisti ahwazi la pena di morte è sostenuta dalla Corte Suprema iraniana e molti di loro vengono trasferiti dai servizi segreti iraniani in un posto sconosciuto.
Vale la pena dire che Ali Chabishat Kaabi e Sayed Yassin Mousavi, sono membri dell’organizzazione culturale (Giovane) Al.Shabab nella città di Susa nel nord di Al.Ahwaz e sono stati arrestati dai servizi segreti iraniani l’11 novembre 2012.
di Rahim Hamid