Il Regime Iraniano giustiziato i prigionieri politici curdi
Il regime iraniano ha giustiziato tre prigionieri politici curdi. La minaccia dell’esecuzione è imminente per altri tre prigionieri politici.
Fonti vicine alla famiglia di Ali e Habib Afshari, affermano che entrambi i prigionieri politici nel carcere di Urmiye sono stati trasferiti ieri in una località sconosciuta. Saman Nasim è anche lui un prigioniero trasferito con Ali e Habib Afshari. Nelle ultime ore è stato rivelato dall’Ufficio dell’Intelligence iraniana che i due fratelli sono stati giustiziati dal regime.
Fonti del ministero affermano che sono state effettuate le telefonate ai familiari dei detenuti e che i corpi dei due prigionieri sono stati restituiti alle famiglie. E’ stato anche precisato che le famiglie sono state invitate a tenere una cerimonia funebre senza parlare con il pubblico o i media.
Nel carcere della città del Kurdistan orientale Urmiye (Urmia) tre prigionieri politici curdi, Saman Nesim, Ali Efşarî e Habîbullah Efşarî sono stati giustiziati dalla Repubblica Islamica dell’Iran. Nonostante le proteste di innumerevoli associazioni per i diritti umani a livello internazionale, uno degli avvocati dei tre prigionieri ha confermato che il regime il 20 febbraio ha eseguito la condanna a morte dei tre prigionieri. Le condizioni degli altri prigionieri politici nel carcere di Urmia, anche loro condannati a morte dal regime, continua a non essere chiara.
Il luogo e l’ora delle esecuzioni non sono ancora stati resi noti. Tuttavia, le fonti affermano che le esecuzioni molto probabilmente hanno avuto luogo nella prigione di Qazvin. Questo sebbene dei rapporti contrastanti indichino che le esecuzioni hanno avuto luogo presso l’Ufficio dell’Intelligence di Urmiye.
Saman Nesim è stato arrestato all’età di 17 anni con l’accusa di far parte del PJAK (Partito per una Vita Libera in Kurdistan). Nonostante il fatto che la sua presunta confessione è stata ottenuta sotto gi effetti della tortura da parte dei servizi di sicurezza iraniani e per questo è stata revocata in tribunale, la giustizia iraniana lo ha condannato a morte. Tre anni dopo la sentenza il regime ora ha eseguito la condanna di Nesim. Insieme a lui, il 20 febbraio, i due fratelli Ali Efşarî e Habîbullah Efşarî sono stati giustiziati nel carcere di Urmiye.
Anche l’incaricato per i diritti umani del governo tedesco Christoph Strässer il 18 febbraio aveva avvisato della minaccia dell’esecuzione di Nesim. Dato che al momento dei reati di cui era accusato Nesim era minorenne, Strässer ha dichiarato che l’esecuzione sarebbe stata „un’infrazione del diritto internazionale totalmente inaccettabile “ da parte dello stato iraniano.
Il destino di altri prigionieri curdi che sono stati anche loro trasferiti allo stesso tempo dal carcere di Urmiya rimane sconosciuto.