Il PYD chiede la costituzione di un comitato speciale delle Nazioni Unite per documentare i crimini della Turchia

Il Partito dell’unione democratica (PYD) ha chiesto la costituzione di un comitato internazionale che documenti i crimini commessi dalla Turchia contro i popoli della Siria nord-orientale e che la ritenga responsabile. E ha sottolineato che il bombardamento delle infrastrutture da parte dell’occupazione turca e l’attacco alla popolazione della regione sono una continuazione dell’approccio del genocidio e del terrorismo.

Il Partito dell’unione democratica (PYD) ha condannato i continui bombardamenti dell’occupazione turca e dei suoi mercenari nel nord-est della Siria, e ha menzionato specificamente la diga di Tishreen e i manifestanti che vi si trovavano, oltre ai bombardamenti che hanno preso di mira i civili nelle campagne della città di Ain Issa e della città di Sarin.

Secondo quanto riportato dalle Forze di sicurezza interna, ieri un drone dello Stato di occupazione turco ha bombardato un mercato popolare nella città di Sarin, uccidendo 12 cittadini e ferendone altri 13, tra cui dei bambini. Il bombardamento via terra dello stesso giorno ha anche portato all’uccisione di 3 cittadini, tra cui due bambini, nella campagna della città di Zarghan nel cantone di Al-Jazira, e alla morte di altri 3 cittadini e al ferimento di 9 persone nella campagna della città di Ain Issa nel cantone dell’Eufrate.

La dichiarazione del partito, pubblicata sui siti web ufficiali, ha osservato che colpire i civili è “un nuovo massacro aggiunto alla serie di massacri commessi dall’occupazione turca e dai suoi mercenari contro la nostra regione e il nostro popolo nel corso degli anni”. La dichiarazione ha sottolineato che queste violazioni “non sono altro che una continuazione dell’approccio di genocidio e terrorismo praticato dalla Turchia con l’obiettivo di minare la volontà dei popoli della Siria nord-orientale e di colpire il loro progetto democratico, al fine di realizzare le sue ambizioni di occupazione e i suoi sforzi per far rivivere l’ISIS nella regione”.

Il partito ha affermato che questi “obiettivi e massacri commessi confermano le continue violazioni da parte dello Stato turco di tutti i patti e le convenzioni internazionali”.

Il Partito dell’unione democratica (PYD) ha invitato le potenze internazionali, le Nazioni Unite e gli organismi umanitari e per i diritti umani ad agire anziché restare in silenzio e a intervenire immediatamente per fermare questi massacri contro i popoli della Siria nordorientale e a costituire commissioni specializzate per indagare sui fatti, documentare questi massacri e chiamare a risponderne lo stato di occupazione turco e i suoi mercenari.

Lo Stato di occupazione turco e i suoi mercenari lanciano un’ampia ondata di attacchi nel nord-est della Siria via aria e terra, concentrati soprattutto nell’area della diga di Tishreen e nelle campagne della città di Kobani, sostenute dalla difesa delle Forze democratiche siriane con tutte le loro formazioni militari.

Dall’8 gennaio, migliaia di persone hanno protestato presso la diga di Tishreen contro gli attacchi dell’occupazione turca, subendo più volte bombardamenti diretti da parte dell’occupazione