Il concerto di Roma evidenzia la difficile situazione dei curdi, l’isolamento assoluto nella prigione dell’isola di İmralı
Nella capitale italiana, Roma, venerdì è stato organizzato un concerto in solidarietà con il popolo curdo, richiamando l’attenzione sui 28 mesi di detenzione in isolamento del leader del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) Abdullah Öcalan.
Gli artisti Elio Germano, Paolo Benvegnù e i musicisti Ardecore, Alessandro D’Alessandro, Marco Rovelli, Kento, Bestierare, Pier Paolo Capovilla, Bologna Violente ed altri hanno partecipato all’evento Villa Ada, esprimendo il loro forte sostegno per il movimento di liberazione curdo.
I rappresentanti dell’Ufficio informazione del Kurdistan e dell’organizzazione Mezzaluna Rossa curda hanno tenuto discorsi durante il concerto, facendo luce sull’attuale situazione nelle terre curde, in particolare nel contesto del 100° anniversario del Trattato di Losanna.
Hanno anche sottolineato il preoccupante isolamento di Öcalan, che è detenuto nella prigione di İmralı senza alcuna forma di comunicazione con il mondo esterno da oltre due anni.
I rappresentanti hanno inoltre evidenziato le continue offensive militari della Turchia contro l’Amministrazione autonoma della Siria settentrionale e orientale (AANES) a conduzione curda. Hanno chiesto un sostegno globale, sottolineando la posizione dell’AANES come simbolo di speranza in tutto il mondo. Hanno esortato la comunità italiana a rompere il silenzio generale che circonda gli attacchi militari della Turchia contro le terre e il popolo curdo.