I residenti di Makhmur decidono di ritornare
I residenti del campo profughi di Makhmur (Maxmur) che sono dovuti fuggire dal campo a seguito degli attacchi di ISIS hanno deciso di ritornare a Makhmur dopo che l’UNHCR e il governo locale non hanno mantenuto la promessa di trovare un sito alternativo per i residenti di Makhmur. Il campo è ancora minacciato.
La disumana organizzazione ISIS, che ora si chiama Stato Islamico (IS), ha attaccato l’area di Makhmur all’inizio di agosto costringendo i residenti del campo profughi a rifugiarsi nelle città di Rania, Hajji Awa e Charkurna per oltre un mese. I rifugiati vivevano in condizioni di sovraffollamento in scuole e moschee.
I residenti del campo hanno detto che il governo curdo e l’UNHCR non hanno fatto sforzi per migliorare le loro condizioni e che quindi hanno deciso di tornare al campo profughi di Makhmur nonostante i rischi che questo comporta. L’UNHCR e il governo locale nei primi giorni avevano promesso che sarebbe stato costruito un nuovo campo profughi, ma questa promessa non è stata ancora mantenuta.
L’area di Makhmur, che si trova a 40 km da Hewler (Erbil), la capitale della Regione Federale del Kurdistan, è stata attaccata da bande di ISIS il 6 agosto. I residenti del campo profughi hanno prevenuto il verificarsi di massacri ed evacuato il campo prima dell’arrivo delle bande. Il 10 agosto il campo e l’area di Makhmur sono stati liberati da una forza di difesa congiunta comprendente guerriglieri delle HPG e milizie di Makhmur.