I profughi curdi sono in sciopero della fame
XANTHI – I rifugiati curdi nel centro di detenzione per immigrati di Xanthi hanno iniziato uno sciopero della fame a rotazione contro l’isolamento di Imrali.
Nel centro di detenzione per immigrati di Xanthi in Grecia, i rifugiati curdi Mehmet Bilgeç, Mahmut Güler, Gökhan Doğubey, Welat Kaya, Ramazan Tekmen, Şükrü Öztürk e Murat Şahin hanno iniziato uno sciopero della fame a rotazione.
I rifugiati curdi hanno rilasciato una dichiarazione in merito all’iniziativa lanciata in solidarietà con i prigionieri che dal 27 novembre hanno intrapreso lo sciopero della fame nelle carceri della Turchia e del Kurdistan nell’ambito della campagna “Libertà per Abdullah Öcalan, soluzione alla questione curda”, affermando che il leader del PKK Abdullah Öcalan è sull’isola di İmralı da 25 anni.
Hanno dichiarato che è stato tenuto in gravi condizioni di isolamento e che la distruzione e la negazione del popolo curdo sono mirate alla persona di Abdullah Öcalan.
Nel comunicato che richiama l’attenzione sul fatto che da 33 mesi non si ricevono notizie a causa del blocco delle visite dei familiari e degli avvocati si legge: “Noi, come rifugiati politici che abbiamo dovuto chiedere asilo in Grecia a seguito della crescente fascismo in Kurdistan e siamo detenuti a Xanthi (Xanthi), condanniamo l’isolamento imposto al signor Abdullah Öcalan.
Salutiamo con rispetto la resistenza lanciata da tutti i prigionieri del PKK e del PAJK tenuti in ostaggio nelle segrete contro l’isolamento.”
I rifugiati curdi hanno osservato che le loro proteste, iniziate il 15 dicembre, continueranno temporaneamente e alternativamente fino al 15 febbraio 2024.