Eyşe Şan e la sua rivoluzione lirica
Con la sua voce unica, rilanciò la musica, la canzone e l’arte contemporanea curda. Fece conoscere al pubblico le canzoni curde in un’epoca in cui era proibito parlare la lingua curda ed era ancora diffusa nella società l’idea che per le donne fosse disonorevole cantare ed esibirsi in pubblico. Dimostrò di essere talmente “grande” al punto da diventare ispiratrice dell’arte e del patrimonio culturale curdo.
Si tratta di Eyşe Şan, una degli artisti più apprezzati nella storia dell’arte e della cultura curda, cui ella ha regalato la sua voce adorabile e dolce che conquistava il cuore degli ascoltatori.
Le sue canzoni erano infatti caratterizzate dalla tenerezza. Sebbene ella non avesse frequentato accademie liriche né altre istituzioni musicali, ella era capace di notevoli performances e aveva un modo tutto suo di cantare (peraltro in molte lingue: curdo, turco, arabo e persiano.
Le sue origini
Eyşe Şan Ali nacque ad Amed (Kurdistan settentrionale o Kurdistan “turco”) nel 1938. La sua famiglia – composta da sei persone (genitori, un figlio maschio e tre figlie femmine) – era originaria della città di Erzurum. I suoi antenati avevano infatti lasciato la città allo scoppio della ultima guerra russo-ottomana. Ella era la figlia primogenita. Suo padre, già malato sin da quando Eyşe era ancora una bambina, morì in servizio durante la seconda guerra mondiale, nella quale morirono anche altri familiari.
Eyşe trascorse l’infanzia in una famiglia povera nel villaggio di Arbadasha della città di Amed . Ella iniziò a conoscere e ad amare la musica in occasione di celebrazioni e feste di famiglia, alle quali solitamente partecipavano numerosi cantanti. Da loro e, soprattutto, dal ricordo di suo padre, Eyşe apprese l’arte canora.
I suoi primi passi nel canto
Eyşe scoprì presto il proprio talento e il suo amore per il canto e tentava di esibirsi in quelle occasioni, nonostante le complicate tradizioni e la mentalità della sua famiglia rappresentassero un ostacolo. Ma ella perseverò e, all’età di quindici anni incise di nascosto il suo primo disco, che diede inizio alla sua fulgida carriera musicale.
Nonostante ella avesse già raggiunto una notevole fama come artista, la sua famiglia la costrinse a sposare un uomo anziano, peraltro già sposato e con diversi figli. Anche in questo caso, Eyşe affrontò con determinazione la situazione e le difficoltà e, dopo qualche tempo, coraggiosamente fuggì con la sua bambina a Gaziantep.
La sua fama
A Gaziantep, Eyşe entrò in contatto con diversi artisti, scoprì molti strumenti musicali “moderni” e imparò davvero a cantare. Dapprima ella cantava in lingua turca, poi – quando era ormai diventata abbastanza famosa – iniziò a cantare in lingua curda, nonostante l’ostracismo da parte del governo turco che aveva proibito l’uso della lingua curda. Due anni dopo, distrutta emotivamente dalla morte della sua bambina, nel 1961 ella abbandonò il proprio di lavoro nel mondo dello spettacolo televisivo e si trasferì a Istanbul.
Ez xezalim: la prima canzone in curdo registrata da Eyşe Şan.
Fu proprio a Istanbul che, in quello stesso anno, Eyşe Şan incise la sua prima canzone in lingua curda: “Ez xezalim”. E, con una audacia pari al suo grande talento, ella continuò a cantare e a incidere dischi nella propria “lingua madre”. Questo scatenò le ire dei nazionalisti turchi, che giunsero persino ad aggredirla e a tentare di ucciderla a pugnalate. Dopo essersi ripresa, l’artista andò in Germania (era il 1972) per partecipare ad alcune celebrazioni. In quel periodo ella si esibì in numerosi Paesi europei. Al termine di una lunga tournée la cantante tornò a Istanbul.
Eyşe Şan: una trasmissione curda alla tv irachena
Su invito di alcuni amici, Eyşe si recò a Mosul e poi a Baghdad, dove diresse una trasmissione televisiva, cui presero parte numerosi cantanti curdi famosi.
Izmir: l’ultimo spettacolo
L’ultimo spettacolo di Eyşe Şan si tenne a Izmir nel 1992, in occasione di una festa organizzata dal locale Centro culturale e artistico curdo. Qualche tempo dopo ella si ammalò e morì il 18 dicembre 1996 in un ospedale in uno degli ospedali di quella città costiera, dove fu sepolta.
Oggi, in occasione del 21° anniversario della sua morte, Hawar News Agency ha intervistato il ricercatore e poeta curdo Saleh Hayder, che ha detto: < <… è l'anniversario della brillante cantante curda Eyşe Şan… Quando commemoriamo persone come lei, dobbiamo ricordare e seguire il loro esempio, il loro modo di far emergere l’amore per la propria cultura dopo una vita di grandi lotte e sofferenze… Il nostro popolo e la nostra patria, il Kurdistan, ci hanno donato molti artisti e artiste del calibro di Eyşe Şan. Ma Eyşe, prima di ogni altra, ha infranto tutte le complicate restrizioni sociali che le impedivano di praticare la sua arte lirica.>>