Documento Finale dell’Assamblea Generale del KNK
Il Congresso Nazionale del Kurdistan (KNK) ha votato il documento finale della 13a Assemblea generale che si è svolta nella capitale del Belgio, Bruxelles il 25-26 maggio.
Hanno partecipato al Congresso circa 200 delegati, trentacinque rappresentanti dei partiti, organizzazioni, inoltre circa 50 istituzioni dai quattro paesi in cui è diviso il Kurdistan.
La dichiarazione dell’Assemblea generale, nel corso del quale il KNK ha elaborato il programma di lavoro per il prossimo futuro, comprende i seguenti punti:
1 – Il KNK continuerà a unificare le varie dinamiche nazionali, sulla base dell’unità nazionale;
2 – Il KNK porterà a termine i lavori per una conferenza per l’unità nazionale in Kurdistan;
3 – Il KNK organizzerà iniziative diffuse per la liberazione del signor Ocalan e degli altri prigionieri politici;
4 – Il KNK lavorerà in loco e all’estero per la candidatura del Signor Ocalan al premio Nobel per la Pace;
5 – Il KNK farà pressione sul governo francese per rilasciare il membro del Consiglio esecutivo del KNK, signor Adem Uzun;
6 – Il KNK proteggerà i progressi raggiunti in Kurdistan, in particolare lo stato della regione federale del Kurdistan e la nuova posizione del Kurdistan occidentale;
7 – Il KNK sosterrà il nuovo processo avviato dal Signor Ocalan e dal KCK (Unione delle Comunità curde) nel Kurdistan del Nord e in Turchia;
8 – Il KNK difenderà i diritti non solo dei curdi ma anche di altri gruppi etnici e religiosi in Kurdistan sulla base di una società democratica, inclusi assiri, caldei, armeni, turchi, persiani, musulmani, cristiani, ebrei, yezidi e sciiti;
9 – Il KNK istituirà un sistema democratico, sociale e laico in Kurdistan occidentale, al fine di ricostruire l’intera struttura amministrativa, e le forze di sicurezza in particolare, sulla base dell’unità;
10 – Il KNK sollecita gli Stati Uniti, l’Unione europea e gli altri paesi a rimuovere il PKK (Partito dei lavoratori curdi) dalle liste delle organizzazioni terroristiche.
11 – Il KNK invita le Nazioni Unite e gli altri organismi internazionali a sostenere la causa dei curdi e del Kurdistan, e a fornire un contributo per il raggiungimento di una soluzione democratica della questione curda;
12 – Il KNK sollecita lo stato iraniano a porre fine alla sua politica di esecuzioni capitali, alla violenza e alla repressione e a negoziare con le leadership politiche del Kurdistan;
13 – Il KNK invita tutte le forze nazionali attive in Kurdistan orientale a creare un’alleanza tra loro insieme agli oppositori iraniani contro il regime;
14 – Il KNK fa appello al Kurdistan occidentale a rispettare l’accordo di Erbil e a unirsi sotto l’ombrello dell’alto Consiglio curdo;
15 – Il KNK chiede al governo della regione federale del Kurdistan di impegnarsi con attenzione nei distretti fuori Kirkuk e il Kurdistan, per inserire nuovamente queste regioni nel Kurdistan;
16 -Il KNK invita i popoli turchi, arabi e persiani a sostenere il popolo del Kurdistan per la creazione di un sistema democratico, sociale e laico basandosi su una vita libera, pacifica e comune.
Nilüfer Koç e Tahir Kemalîzade sono stati eletti co-presidenti del KNK. Inoltre, sono stati eletti membri del Consiglio Direttivo: Zübeyir Aydar, Adem Uzun, Rojan Hazim, Dilşah Osman, George Aryo, Songül Karabulut, Rodi Melek, Sorouer Kemanger, Refîq Gafur, Nizamettin Toğuç, Medeni Ferho, Nadya Mozirî e Behzat Pîrmusa.