Detenuti politici: sciopero della fame contro l’isolamento
Tre giorno di sciopero della fame per protestare contro il regime di isolamento imposto al leader del popolo curdo Abdullah Ocalan e per richiedere il rilascio dei detenuti malati. Scrivendo per conto dei detenuti del PKK e del PAJK in Turchia, Deniz Kaya ha affermmato che i detenuti porteranno avanti uno sciopero della fame per protestare contro il regime di isolamento imposto ad Ocalan, così come per la richiesta di rilascio dei detenuti politici malati e le loro cure mediche.
La dichiarazione di Deniz Kaya afferma:
“ Mentre aumentiamo la nostra lotta per l’ottenimento di una vita grande e significativa, si deve sapere che non ci siamo mai fermati in nessun momento nel resistere agli attacchi del fascismo.
Noi siamo contro ogni tipo di ostacoli reazionari nella nostra fiducia nella verità e nella libertà”.
La dichiarazione ha aggiunto: “ È tempo per coloro che sono a favore della verità e della libertà di mostrare coraggio e dire “ il re è nudo”.
Il governo Erdogan sta ricorrendo costantemente alla violenza e alla repressione per legittimare se stesso. Per questa ragione, tutti gli intellettuali democratici devono rompere questo silenzio. Deve essere noto che il nostro leader a Imrali ha un opinione nonostante il duro isolamento a cui è sottoposto”.
La dichiarazione prosegue: “ Noi, 10.000 detenuti politici del PKK de del PAJK non accetteremo mai l’isolamento imposto al nostro leader”.
La dichiarazione ha evidenziato anche il peggioramento delle condizioni in carcere e ha ricordato la situazione nei recenti mesi di Nihat Baymiş, Celal Şeker, Selahattin Aytek e Koçer Özdal: “ Essi hanno perso le loro vite- afferma la dichiarazione- perché i loro problemi di salute erano seri e non sono stati curati adeguatamente.”
Tre giorni di sciopero della fame
La dichiarazione chiude dichiarando che tutti i detenuti andranno in sciopero della fame per 3 giorni, a cominciare dal 12 settembre.
“Chediamo – dice la dichiarazione- a tutta la nostra gente e all’umanità di alzare la voce contro il regime fascista sviluppato dallo Stato turco. Ricordiamo ancora una volta tutti i nostri compagni che hanno perso la vita e dichiariamo che aumenteremo il grado della nostra lotta per onorare le loro memorie.”