Ciao Lorenzo
La Rete Kurdistan Italia si stringe alla famiglia di Lorenzo Orsetti, caduto insieme ai suoi compagni ad al-Baghouz dove combatteva per difendere i più deboli e restare fedele ai suoi ideali di giustizia, uguaglianza e libertà. Ricordando le sue parole rafforzeremo il nostro impegno per cambiare questo mondo lottando prima di tutto contro l’individualismo e l’egoismo che è anche dentro di noi.
Non perderemo la speranza e faremo del nostro meglio per diventare le tante gocce con le quali comincia la tempesta della rivoluzione.
Ciao Lorenzo
Viva la solidarietà internazionale
Shehid namirin!
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http://www.uikionlus.com/uiki-condoglianze-per-la-perdita-di-lorenzo-orsetti-combattente-per-la-liberta/
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L’esempio di Orso, il ricordo e noi. Una lettera dal CPA Firenze Sud
E’ notizia di ieri la morte del compagno fiorentino Lorenzo “Tekoser” Orso, caduto combattendo in Rojava Kurdistan, nel nord della Siria. Oltre un anno e mezzo fa aveva lasciato Firenze per unirsi alle forze kurde delle YPG – YPJ e portare il suo contributo alla lotta per la difesa del progetto di liberazione messo in atto, nei territori liberati dall’Isis, dalle strutture di autogoverno popolare del Kurdistan.
Come tanti internazionalisti prima e dopo di lui, la scelta difficile e generosa di Lorenzo di cambiare radicalmente la sua vita, lasciando affetti, amici e sicurezze per andare a combattere per i propri ideali, non può essere ridotta alla lotta contro il fondamentalismo islamico, che tanto appassiona media e politicanti nostrani, capaci di strumentalizzare la vita e la morte delle persone per fini propagandistici.
La sua scelta, convinta e consapevole, è stata quella di rischiare tutto pur di fare quello che riteneva giusto, restare fedele ai suoi ideali di libertà, giustizia ed uguaglianza. Lorenzo era in Rojava per sostenere una lotta, non solo militare, che deve investire tutti gli aspetti della nostra vita, affinché sia possibile costruire una società libera da rapporti di dominio, siano essi di etnia, di classe o di genere. Questo era l’obiettivo del suo impegno militante, questa la sua fonte di coraggio.
Lorenzo è stato un vero internazionalista perché ha deciso di unirsi al movimento di liberazione kurdo andando a combattere a migliaia di chilometri da qui, perché la sua esperienza è stata e sarà di esempio anche per tutti noi. La capacità di far vivere le sue emozioni fra amici, conoscenti, e fra tutti i solidali che in queste ore rendono omaggio alla sua storia, il suo entusiasmo nel mostrare che fascismo e capitalismo non sono invincibili, ma che organizzandoci possiamo tutti dare il nostro contributo alla lotta, sarà nuovo stimolo per tutti noi a farlo.
La solidarietà intesa come responsabilità nella messa in discussione di ogni privilegio, come legame con tutte le persone che stanno lottando per la libertà, siano esse nelle trincee del Rojava, sulle montagne del Kurdistan o rinchiuse in una cella di un carcere turco in sciopero della fame, come condivisione della bellezza della lotta e della tristezza per le perdite subite, come sentirsi parte di una storia comune e ininterrotta di resistenza, come urgenza di costruire legami e relazioni capaci di contribuire all’emancipazione e liberazione di tutti e tutte, ebbene tutto questo era Lorenzo, e tutto questo vogliamo ricordare.
E per ricordarlo nella maniera migliore, e con lui le altre migliaia di compagni/e che hanno trovato la morte combattendo per i propri ideali rivoluzionari, dalle montagne del Kurdistan alle nostre metropoli, continueremo a lottare e a tenere alti i valori dell’antifascismo e della libertà!
Perché chi ha compagni non muore mai!
Vogliamo salutare ed esprimere tutto il nostro rispetto ed ammirazione per la famiglia di Lorenzo, vero esempio di dignità ed integrità morale, pronta a sostenere, anche in queste ore buie, la scelta del proprio figlio.
Ricorderemo Lorenzo, già a partire da questi giorni di Newroz ed invitiamo tutti/e a partecipare alla giornata nazionale di commemorazione per Orso che verrà decisa per i prossimi giorni con la Comunità Kurda, la famiglia e gli amici di Lorenzo.
Biji berxwedana YPG/YPJ!
Serkeftin! Fino alla vittoria!
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L’Associazione Senzaconfine, aderente alla rete Kurdistan di solidarietà con il popolo Kurdo, esprime profondo dolore e costernazione per la morte di Lorenzo Orsetti, giovane toscano caduto in Siria, mentre combatteva a fianco del popolo kurdo insieme alle unità di protezione del popolo (YPG) contro le belve criminali dell’Isis, nella loro ultima roccaforte di Baghouz.
I compagni/e di Senzaconfine sono vicini alla famiglia di Lorenzo e a tutti i giovani che lo hanno conosciuto e ammirato per il suo coraggio e la dedizione alla scelta, indicata dalle pratiche delle popolazioni del Rojava, di costruire una nuova società, democratica, includente e solidale, mentre il mondo occidentale privilegia l’individualismo, il razzismo e l’intolleranza.
Questo l’insegnamento che ci offre la perdita di Lorenzo: riaffermare il diritto alla vita per tutti coloro che cercano rifugio dalle guerre, dalle persecuzioni e dalla miseria, perseguendo la costruzione di una nuova società, fondata sull’amore , la convivenza e la solidarietà tra i popoli.
Vive nei nostri cuori.
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Il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea esprime ai familiari, agli amici, alle compagne e ai compagni di Lorenzo Orsetti le più sincere condoglianze.
Il compagno Orso è caduto difendendo gli ideali internazionalisti e libertari con le forze della resistenza curda contro i fascisti islamisti dell’Isis in Siria. Rendiamo omaggio al suo coraggio e alla sua generosità.
Coerente con i suoi ideali di giustizia, eguaglianza e libertà, Lorenzo Orsetti si trovava da un anno e mezzo in Rojava – la regione del Kurdistan nel nord della Siria – per sostenere i valori della Rivoluzione Democratica e del suo modello pacifico di convivenza tra i popoli basato sul “Confederalismo Democratico” elaborato da Ocalan, rinchiuso in isolamento da 20 anni in un’isola-prigione turca per responsabilità dei governi europei e degli USA che sono sempre stati complici della guerra contro i diritti del popolo curdo.
Lorenzo Orsetti ha deciso di difendere mettendo a rischio la propria vita quell’esperienza di democrazia, autogoverno popolare, emancipazione femminile, libertà e tolleranza religiosa che è da anni attaccata dagli integralisti e dall’esercito di Erdogan.
La lotta di resistenza curda non solo è lotta di liberazione legittima, come fu quella della nostra resistenza partigiana contro il nazifascismo. E’ una lotta per tutta l’umanità contro il fondamentalismo religioso che viene sostenuto da potenze che non vogliono che si affermi la democrazia in Medio Oriente.
E’ vergognoso che nel nostro paese e in Europa vengano perseguitati i militanti curdi e le compagne e i compagni che come Orso hanno fatto la scelta di andare a combattere contro l’Isis. Ricordiamo che a Torino un gruppo di italiani ritornati dalla Siria sono stati colpiti da provvedimenti della magistratura.
Teniamo viva la memoria di Orso rilanciando la solidarietà concreta e la mobilitazione a sostegno della lotta del popolo curdo.
Come ha lasciato scritto Orso, “È proprio nei momenti più bui che la vostra luce serve”.
Che la terra ti sia lieve, compagno Lorenzo.
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