Capire la Turchia
Capire la Turchia
A mio parere le caratteristiche mutevoli del fascismo sono uno dei problemi più importanti che la Turchia sta affrontando oggi, poichè notevoli cambiamenti stanno avvenendo alla base abituale del fascismo, nei suoi caratteri socio-politici e nella sua collocazione sociale in generale. Ció che deve essere messo in rilievo, in questo senso, sono i nuovi sviluppi all’interno di esso, piuttosto che i suoi legami con lo stato, l’ideologia ufficiale ed il capitale-finanza. Durante gli Anni Quaranta, la Turchia ha assistito ad un tipo di fascismo hitleriano, un pó maledetto ed oscurato dal fascismo di Stato, originato da turchi esterni, che ha le sue radici in alcuni fanatici “intellettuali” del Turanismo. Ad ogni modo, è stato il ben noto Tabutluklar (camere della tortura utilizzate nel 1944) a continuare ad essere da loro praticato dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Coloro che dicono “Porteremo il comunismo se necessario” pensano lo stesso del fascismo ed infatti lo mettono in pratica. Nell’ultimo periodo, il fascismo era troppo importante per lasciarlo al popolo. Inoltre, gli strumenti di costrizione, la burocrazia armata e l’esercito dello stato stavano già facendo il necessario. Nel periodo del colpo di stato militare del 12 Settembre 1980, il fascismo ha anche arrestato Türkeş (il leader di quel tempo del MHP, Partito del Movimento Nazionalista) ed ha ucciso i suoi uomini. Anche le sue parole “le nostre idee sono al potere ma noi siamo in carcere” stavano ad indicare questa stranezza. Per lunghi anni, Ecevit, il CHP e la “Sinistra” sono riusciti a costruire “l’egemonia dei valori sociali” in un terreno ideativo e spirituale contro il fascismo (civile). La situazione è molto diversa ora…
Il fascismo che ha avuto origine nell’Anatolia centrale della tarda storia si sta ora muovendo verso i centri di popolazione attiva-efficiente, verso Smirne, la regione egea ed anche verso quella della Tracia…
La base del fascismo sta anche subendo notevoli cambiamenti nelle categorie d’età, sesso e gruppi occupazionali. La forza d’urto, composta in precedenza da mestieri popolari, studenti delle popolazioni rurali, residenti suburbani, gruppi d’educazione e a basso reddito e sezioni del sottoproletariato della popolazione, adesso include professionisti, lavoratori qualificati, gente “stimata” e donne “emancipate e moderne”. Potete facilmente osservarlo quando date un’occhiata alla folla “linciante” che scende in strada contro i Kurdi. Il fascismo in strada si nutre di nuovi “elementi straordinari” rappresentati da gruppi ad alto reddito e piccolo borghesia, percepiti come lo strato dominante all’interno dell’aspetto socioculturale.
In questo senso, il fascismo sta crescendo e si sta approfondendo…
Questa è anche una questione di un’altra crescita ed approfondimento che si è evoluto da una cerchia ristretta, minimizzata come “appartenenti all’estrema destra” dello spettro politico classico-tradizionale, verso un gruppo composto da “appartenenti alla sinistra” e anche verso coloro che assumono posizioni centriste.
Il fascismo ha ottenuto oggi una massiccia legittimità sociale, mentre in passato “gli stimati” erano soliti eluderlo in silenzio o coprirlo come un’esigenza di cortesia etica, sociale e politica. Tanto che si è anche anche imposto come una pressione di vicinato nei “luoghi moderni d’incontro” nell’area sociopolitica.
Tutte le ideologie universali che sono etichettate con il termine “turchità” ed in questo modo retrograde, come la sintesi turco-islamica, la sinistra turca, il liberalismo turco, servono lo scopo del fascismo…
Per la prima volta in Turchia, il fascismo guidato dallo stato e prevalentemente orientato dall’alto verso il basso sta evolvendo in un fascismo di carattere sociale. Il fascismo classico, che per primo si è organizzato come un “Movimento” attivato da circoli sottoproletari, sta adesso andando oltre al “piccolo uomo” depresso e si sta rapidamente espandendo a gruppi ben collocati, educati e moderni, e sta diventando un disastro poiché colloca questi circoli in prima linea nelle strade. Le solite spiegazioni di “crisi economica” e della “crisi sociale” dei “piccolo uomini” depressi, e l’ampiamente accettata considerazione del “fascismo come politica di gestione delle crisi finanza-capitale” non riescono entrambe a spiegare questo cambiamento. Che cosa, nei geni della gens dello stato turco e della società turca, va oltre questi punti?
Continueremo a dar peso alla depressione della Turchia e alle origini…
Haluk Gerger *, News Desk
* Quest’articolo è stato originariamente pubblicato su Yeni Özgur Politika