Acerbo: “NATO-Turchia, un accordo da infami”
Acerbo: “Un accordo da infami”
Stoltenberg ha dichiarato in conferenza stampa che cambierà la legislazione antiterrorismo su pressione della Turchia, ci saranno nuove indagini sul PKK, in preparazione estradizione di compagne/i curdi esuli in Svezia e Finlandia e accordo tripartito sull’export di armi.
Svezia e Finlandia tradiscono il popolo curdo e Erdogan toglie il veto al loro ingresso nella NATO. L’Alleanza Atlantica è stata attiva protagonista di questa infamia.
Non venitemi a parlare di valori europei e occidentali, di democrazia e diritti umani.
La realtà è che la NATO è l’organizzazione armata dell’imperialismo occidentale a guida USA che è già in guerra (più o meno fredda) con Russia e Cina.
La verità sulla guerra in corso in Ucraina è in questo accordo.
Se davvero dietro allo scontro con la Russia ci fossero la democrazia e i diritti umani non ci sarebbe spazio per accordi con Erdogan sulla pelle dei curdi.
Finlandia e Svezia accettano di consegnare alla Turchia esuli dell’opposizione curda che per Erdogan sono tutti terroristi.
In questo momento in Turchia sono detenuti 4.000 militanti dell’Hdp e almeno 40 parlamentari curdi. E migliaia di giornalisti, intellettuali, artisti, sindacalisti, attivisti, oppositori. Tutti terroristi per Erdogan.
Basta chiedere la liberazione di Ocalan per venire accusati di terrorismo.
Il regime turco ha aperto un procedimento per la messa al bando del terzo partito del paese, l’Hdp che è la voce dei curdi e della sinistra.
L’esercito turco ha invaso il nord della Siria e dell’Iraq per colpire le comunità curde che hanno sconfitto l’Isis.
I paesi europei e gli USA lasciano fare al loro alleato. Democrazia e diritti umani sono valori che contano solo quando bisogna fare la guerra.
Io e Anna Camposampiero andremo a Ankara questo fine settimana al congresso dell’Hdp per testimoniare la solidarietà del Partito della Rifondazione Comunista alle nostre compagne e ai nostri compagni che ogni giorno mettono a repentaglio la loro vita e la loro libertà.