Lettera di Öcalan agli Ezidi
Il leader del popolo curdo Abdullah Öcalan ha inviato una lettera indirizzata alla popolazione ezida.Nella lettera salutato il popolo ezida,dicendo che hanno rappresentato la ricchezza della fede nella cultura curda.Ha aggiunto che le antiche terre del Medio Oriente continuano a subire massacri,la guerra e il genocidio.
Nella sua lettera il sig. Öcalan ha sottolineato che il capitalismo,lo stato nazione e l’industrializzazione, hanno portato caos e distruzione nella regione.Ha affermato che gli attacchi genocidi sul popolo yezida dovrebbero essere valutati da tale prospettiva storica e filosofica.Ha aggiunto che la resistenza,l’onore e l’amore per la libertà della popolazione ezida hanno mostrato la strada all’umanità.
Öcalan ha sottolineato l’importanza della protezione della cultura, del credo e dell’identità del popolo curdo contro le politiche di negazione,assimilazione e di annientamento in corso,aggiungendo che ora sono diventate la pietra miliare della prossima vittoria della libertà.
Ha dichiarato che il popolo ezida è stato preso di mira a causa del suo possesso della forma più pura dei valori dei curdi.Ha Aggiunto che la carenza di organizzazione tra il popolo curdo e le loro mancanze di governo dovrebbero essere indirizzate come problemi che devono essere superati.
La lettera del leader curdo ha proseguito:”I massacri a Sinjar e i tentativi di mandare le donne ezide nei mercati di schiave, i rifugiati che vivono in condizioni aspre e i luoghi sacri che sono stati schiacciati dimostrano chiaramente la necessità e il dovere di un autogoverno”.Ha aggiunto che non c’era dubbio che tale organizzazione non ha portato dietro di se solo Isis, il burattino delle forze egemoniche,sulle proprie ginocchia,ma ha anche scosso gli eserciti regolari dei suoi burattinai.
Öcalan ocalan ha affermato che ha sperato che la sua soluzione per una nazione democratica e la sua teoria di modernità democratica avrebbero dato un contributo agli sforzi per superare le avversità nella regione.
Ha concluso la sua lettera salutando il popolo ezida,prima e inanzitutto l’eroismo delle donne,ribadendo che, nonostante le sue condizioni il suo cuore stava battendo insieme a loro mentre onorevolmente hannno resistito al genocidio.