Rojava/Siria settentrionale: più di 700.000 profughi
”Attualmente siamo confrontati con un flusso di profughi ancora maggiore verso il Rojava. Perché centinaia di migliaia di curdi della regione di Şengal, turkmeni di Tal Afar e suryoyo di Karakosch hanno dovuto forzatamente lasciare il proprio territorio nel nord dell’Iraq. Anche loro erano e sono esposti agli attacchi dell’organizzazione ‚Stato Islamico ‘ che disprezza gli esseri umani. Dato che questi gruppi non dispongono di unità di autodifesa, hanno potuto opporsi poco agli attacchi. Quindi a loro non è rimasto che fuggire o esporsi al pericolo di essere massacrati ”, ha dichiarato Saleh Moslem Mohamed, il co-presidente del PYD nella sua lettera aperta in occasione della Giornata Mondiale per la Pace del 1 settembre.
Oltre alle centinaia di migliaia di profughi causati dalla guerra in corso in Siria da tre anni, ora il Rojava è confrontato con un nuovo flusso di profughi dalla zona di Şengal. I profughi provenienti da quell’area sono stati sistemati nelle zone di Derîk, Girke Lege e Tirbespiye. Mentre nelle zone di Tirbespiye e Girke Lege vengono alloggiati profughi provenienti dai villaggi yezidi, a Derîk il luogo di accoglienza è il campo profughi costruito per la guerra civile siriana. Nel giro di 10 giorni dopo l’attacco di IS a Şengal più di 100.000 yezidi sono fuggiti nel Rojava attraverso il corridoio garantito dalle YPG e HPG. Nonostante i continui attacchi contro le strutture di amministrazione autonoma democratica nel Rojava e l’embargo economico, il Rojava dall’inizio della guerra in Siria fino ad oggi ha accolto 700.000 profughi. Nel cantone Efrîn/Afrin si trovano circa 500.000 profughi interni, nel cantone Kobane circa 100.000 ed a Cizre oltre 100.000 profughi. In tutti e tre i cantoni mancano importanti medicine, acqua potabile e alimenti, così come alloggi.