L’HDP sarà un partito in cui le decisioni si prendono insieme
Un articolo di oggi su Özgür Gündem riferisce che Sırrı Süreyya Önder – un deputato del BDP MP di Istanbul – ha avuto un colloquio con dei giornalisti di DİHA per parlare dell’HDP (Partito Democratico del Popolo) appena creato, dei suoi obiettivi e delle sue ragioni per unirsi al partito. Önder, insieme ad altri quattro deputati del BDP, si unirà ufficialmente all’HPD nella prossima conferenza di partito. L’HDP e il BDP saranno alleati con i candidati che in precedenza si erano presentati nell’ovest del paese e con quelli che recentemente si sono candidati nelle regioni curde.
Perché l’HPD?
Önder, che ha rilasciato l’intervista dopo l’ultimo incontro del gruppo parlamentare del BDP, ha spiegato tra le altre cose perché hanno deciso di cambiare partito. Una delle principali ragioni, ha detto, è stata l’insistenza da parte di Abdullah Öcalan: “Da quando ci siamo incontrati con Öcalan, ha sempre insisto molto su questo. Enfatizzava molto il fatto che avevamo preso dall’opposizione l’entusiasmo per la resistenza. E anche il suo valore – con il riferimento che ha tattoo alla tradizione della resistenza – stava diventando chiaro. La valutazione di Öcalan era che senza un ’Partito Turchia’ saremmo rimasti tra il 5-10% dei voti e che non saremmo mai stati in grado di ottenere una vittoria duratura e ha spiegato questo sia dal punto di vista storico, che da una prospettiva filosofica. In questo modo invece una proporzione del 20-30% non è fuori portata. Ha enfatizzato che ‘se non riuscite a farlo succedere siete voi ad essere in difetto’ …i componenti che hanno avviato la costruzione dell’HDP prendono elementi di resistenza da molte diverse identità e punti di vista. Per attualizzare la tradizione di questa resistenza rispetto alle condizioni attuali intrinseche della situazione, è necessario che la rendiamo molto più visibile e costruttiva.”
Questo è solo l’inizio
Önder ha proseguito spiegando che il partito parteciperà alle elezioni municipali con lo slogan, “Questo è solo l’inizio.” Ha continuato a illustrare le aspettative per le prossime elezioni – che si terranno il 30 marzo del prossimo anno – dicendo “fondamentalmente questa campagna per le elezioni locali dopo il congresso del partito daranno sostanza al partito. La cosa più importante che ci separa da altri sistemi di partito è questo: prenderemo le decisioni insieme. Fino a quando candidati riconoscibili si atterranno a questi principi che sono stati decisi e anche dopo che saremo in grado di prendere il governo delle città, la nostra regola d’oro sulla questione del governo della città sarà ‘fare cose insieme’. La nostra tesi sull’autonomia democratica rispetto al governo della città si coagula sostanzialmente intorno all’idea di fare cose insieme. Questo è il nostro obiettivo anche in questo processo decisionale. Abbiamo organizzato la Conferenza per la Pace e la Democrazia ad Ankara. Questi elementi intorno all’HDP fanno riferimento ad una traduzione che va oltre. Che sia nelle elezioni locali o nel processo decisionale, la conferenza di Ankara sarà la base costitutiva. Ma allo stesso tempo questi elementi costitutivi dell’HDP non saranno limitati [a quello che sono adesso]. Se possiamo mettere questo in pratica, avremo di fronte a noi delle elezioni da vincere.”
Gezi è stato un risveglio
Rispetto alle sollevazioni di Gezi avvenute in Turchia quest’estate, Önder ha detto “Dopo la resistenza di Gezi tutti coloro che hanno preso parte alla resistenza di Gezi sono partner nel governo della città in questo momento. Si è visto che se la gente lo vuole, può dire ‘basta’ a un’idea del governo. Un’opposizione urbana organizzata ha il potenziale per enormi sviluppi. Lo abbiamo visto. Quello spirito è stato un risveglio e una presa di coscienza, la scoperta del fatto che ‘se vogliamo possiamo farlo’ e che possiamo farli recedere [coloro che hanno il potere] e fargli fare un passo indietro sulle questioni. Le elezioni locali saranno un test importante nel senso che saranno una dimostrazione di forza.”
Le elezioni saranno una dichiarazione rispetto alla volontà politica
“Le prossime elezioni possono essere considerate come un referendum sul tema della madrelingua [istruzione] e della pace. Queste elezioni non sono soltanto elezioni per eleggere i governi locali. Possiamo considerarle anche come un referendum sul diritto alla propria madrelingua. Ed è solo una delle questioni. Possono valere anche come referendum sul processo di pace e sul tema di una pace giusta, equa ed onorevole. Per questa ragione le elezioni locali dal nostro punto di vista hanno molti significati diversi. Fungeranno da dichiarazione rispetto alla volontà politica sia sul tema dei diritti, della libertà e della pace, che rispetto alla determinazione della rappresentanza. Io non penso che queste elezioni siano importanti nel senso in cui lo sono stati i vecchi giochi elettoralistici.”
Sulla possibile candidatura come sindaco e la potenziale alleanza con il CHP
Infine Önder ha fatto riferimento alle voci sul fatto che si candiderebbe come sindaco di Istanbul per l’HDP, dicendo che si tratta prevalentemente di speculazioni, ma che si candiderebbe se il partito glielo chiedesse, così come darebbe seguito ad ogni altro impegno che gli venisse richiesto dal partito. Sulla questione di una potenziale alleanza con il CHP Önder ha osservato che, “Non faremo diplomazia a porte chiuse. Non crediamo che questo avrebbe risposte da parte della gente. Se il CHP la pensa in questo modo, devono cambiare il loro atteggiamento, che a tutt’oggi non chiama il popolo curdo con il proprio nome e il loro punto di vista sulle nostre tesi sull’autonomia democratica e sulla questione delle altre libertà. Possiamo coesistere con un partito che si converte ad un programma in cui i diritti che le persone hanno dalla nascita non sono in discussione. Se solo il CHP potesse avere una simile conversione.”