Rappresentanti dell’Alto Consiglio Curdo faranno per la prima volta vista ad Ankara
Il Ministero degli Esteri turco è pronto ad incontrare i rappresentanti dell’Alto Consiglio Curdo, l’organismo di coordinamento formato l’estate scorsa dal PYD e dai partiti curdi che compongono il Alto Consiglio Curdo (DBK). L’organismo è l’attuale governo in carica nel Rojava. La visita segue incontri simili che si sono svolti l’estate scorsa tra rappresentanti del Ministero degli Esteri turco e il co-presidente del PYD, Salih Muslim. Si tratta però della prima volta che la Turchia incontrerà in forma ufficiale l’Alto Consiglio Curdo.
In un’intervista con Özgür Gündem, İlham Ehmed – un componente del comitato composto da sei persone che si recherà ad Ankara in rappresentanza dell’Alto Consiglio Curdo – ha parlato con il giornale della visita. Ehmed ha riferito che all’ordine del giorno della riunione ci sono una serie di questioni diverse, ma che l’attuale embargo contro il Rojava, il passaggio di aiuti umanitari e la costruzione di un dialogo sono tra quelle più urgenti. Ehmed inoltre ha detto al giornale che l’Alto Consiglio Curdo durante il soggiorno ad Ankara intende incontrare rappresentanti di diversi paesi europei. La visita durerà tre o quattro giorni. Di seguito la traduzione di alcune della considerazioni di Ehmed.
Sul significato dell’invito
Nonostante il fatto che la visita sia tardiva, si tratta di un invito importante. Abbiamo raggiunto un punto in cui riceviamo inviti ufficiali. Incontreremo una parte dei rappresentanti dello Stato ed una serie di ambasciate europee.
Su Ginevra 2
Volevamo partecipare alla conferenza come una parte autonomo. Al momento questo è visto con favore. Come è noto, dall’inizio della guerra siamo stati il partito che ha operato al meglio e che si è collocato nella posizione migliore. Abbiamo mandato via il regime dalla nostra regione, ma non ci siamo messi sotto l’autorità di altri gruppi. Per questa ragione abbiamo diritto a partecipare alla conferenza come una forza indipendente.
Sul sostegno da parte di forze straniere ad Al-Nusra, ISIS ed altri gruppi legati ad Al-Qaeda
Nessuno trarrà benefici dall’appoggiare queste bande. Ci possono essere parti con interessi diversi, ma questo non servirà agli interessi di alcuno. Stanno attaccando i curdi e altri popoli in nome dell’Islam. Abbiamo resistito contro di loro fino ad ora e continueremo a farlo. Hanno provocato una risposta significativa da parte delle YPG e del popolo.
Separatamente, in occasione di una conferenza stampa con il Ministro degli Esteri del Costa Rica, anche il Ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoğlu ha risposto a domande sul prossimo incontro. Davutoğlu ha definito gli incontri come “una necessità” prima della conferenza di Ginevra, tuttavia ha evidenziato che è necessario che il PYD si unisca alla Coalizione Nazionale Siriana e che le YPG cessino di agire come una forza armata indipendente. Davutoğlu non ha ammesso pubblicamente che la Turchia sta sostenendo gruppi armati nei loro attacchi contro i curdi nel Rojava.