L’approccio del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa in materia di isolamento è insufficiente

A partire dal 20 settembre 2024, la posizione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa (CoE) sulla cosiddetta legge Diritto alla Speranza è stata chiarita. Per quanto riportato dalla stampa, il comitato ha ritenuto che la mancata attuazione della legge Diritto alla Speranza da parte dello Stato turco fosse una violazione dei diritti e ha chiesto alla Turchia di adottare misure.

Ha dato alla Turchia un anno per farlo. Tuttavia lo Stato turco sta apertamente impedendo a Rêber Apo1 di beneficiare di questa legge, e sta persino respingendo le richieste di altri prigionieri. È un grave paradosso e un approccio inaccettabile da parte del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa non assumere le decisioni necessarie e dare una scadenza alla Turchia mentre l’atteggiamento del governo fascista, razzista e torturatore dell’AKP-MHP è questo.

Gli approcci dello Stato turco e del governo AKP-MHP sono ovvi. Stanno implementando politiche di genocidio curdo e non tengono conto di alcun principio di legge, moralità o etica. Rêber Apo non beneficia della legge del Diritto alla Speranza, e invece a Imrali viene implementato un sistema completo di tortura e genocidio.

Rêber Apo è stato tenuto a Imrali per 26 anni sotto un sistema di tortura e genocidio. Per quattro anni è stato in assoluto isolamento e tutti i suoi legami con il mondo esterno sono stati tagliati. Mentre questa è la realtà, dare tempo allo Stato turco e al governo fascista AKP-MHP, che hanno commesso il più grave crimine contro l’umanità con il sistema di Imrali, è in sostanza tollerare e legittimare questo approccio. La decisione del Comitato dei Ministri del CoE legittima i crimini di palese violazione dei diritti dello Stato turco. Di fronte a queste evidentissime violazioni dei diritti che non sono in alcun modo giustificabili, il Comitato dei Ministri del CoE avrebbe dovuto fare pressione sullo Stato turco per costringerlo ad adottare misure immediate.

Lo Stato turco ha finora perpetrato il genocidio del popolo curdo con il sostegno di potenze straniere, in particolare degli Stati Uniti e degli Stati europei. La cospirazione internazionale contro il popolo curdo nella persona di Rêber Apo è stata portata avanti anche con il supporto di queste potenze. E adesso nuovamente, il governo fascista AKP-MHP continua con le sue politiche di genocidio curdo con il supporto di USA, Israele, NATO e stati europei.

Le istituzioni europee non hanno finora agito in base alle loro responsabilità e missioni e non hanno adottato la posizione necessaria sull’attuazione sia degli articoli della Convenzione europea dei diritti dell’uomo sia del diritto universale. Sono rimasti in silenzio e passivi di fronte alle flagranti violazioni e ai crimini contro l’umanità dello Stato turco contro i curdi e Rêber Apo. In precedenza, la decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) secondo cui Rêber Apo non aveva ricevuto un giusto processo e pertanto avrebbe dovuto essere nuovamente processato non era stata recepita dallo Stato turco.

Tuttavia non è stato fatto nulla contro di esso. Ancora una volta, il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) non solo non ha adempiuto alla sua responsabilità di porre rimedio ai crimini e alle violazioni evidenti della legge che esso stesso aveva definito, ma si è anche contraddetto affermando di aver dato una scadenza alla Turchia, legittimando allo stesso tempo quanto era stato fatto. Ora il Comitato dei ministri del CoE ha adottato un approccio simile e ha dato una scadenza alla Turchia.

Lo Stato turco genocida e colonialista e il governo fascista AKP-MHP vogliono continuare la cospirazione internazionale con l’occupazione del Kurdistan attraverso l’isolamento assoluto a Imrali e i suoi attacchi contro il popolo del Kurdistan e la guerriglia per la libertà, e su questa base realizzare il genocidio curdo. Sta cercando di farlo con il sostegno che riceve dall’esterno, come ha fatto finora. Tutti devono agire responsabilmente di fronte ai più grandi crimini della storia commessi dallo Stato turco e dal governo AKP-MHP. Le istituzioni europee, in particolare il CoE, e tutte le organizzazioni responsabili devono agire con questa responsabilità. Invece di tracciare linee rosse, si devono adottare misure immediate in vista delle gravi violazioni dei diritti e dei crimini contro l’umanità, e si deve porre fine definitivamente a tutto ciò.

Facciamo appello a tutte le organizzazioni e a tutti gli individui che si battono per la tutela dei diritti umani, in particolare agli avvocati e agli esperti legali: l’approccio a Rêber Apo può essere descritto solo per quello che è: un crimine contro l’umanità. L’approccio dello Stato turco e del governo AKP-MHP al popolo curdo e a Rêber Apo è essenzialmente un attacco ai valori umani. Invitiamo ad assumere una posizione ferma contro questa illegalità e ingiustizia storica e ad agire su questa base.

Fino ad ora molte decisioni adottate dalle istituzioni internazionali hanno rivelato che lo Stato turco ha calpestato i diritti, la legge, la giustizia e la moralità. La decisione del Comitato dei Ministri del CoE ha dimostrato ancora una volta questo carattere dello Stato turco e la giustezza della lotta contro di esso.

Da questo punto di vista è molto importante che tutti, in particolar modo il popolo del Kurdistan, che partecipa e sostiene la campagna globale per la libertà, continuino a rafforzare la loro preziosa lotta per la libertà fisica di Rêber Apo. Su questa base, tutti i popoli, in particolare il popolo del Kurdistan, le donne, i giovani e le forze rivoluzionarie, democratiche e di liberazione, devono sostenere la lotta globale per la libertà contro questo attacco, questa occupazione, questo isolamento e questo genocidio.

La Co-presidenza del Consiglio esecutivo della KCK