HDP chiede un’indagine parlamentare sui civili uccisi durante il coprifuoco a Cizre
I deputati del Partito democratico dei popoli (HDP) per Şırnak hanno chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare per 21 civili che hanno perso la vita durante un coprifuoco di 9 giorni a Cizre nel 2015.
I deputati di HDP per Şırnak Hasan Özgüneş, Hüseyin Kaçmaz e Nuran İmir hanno presentato una mozione per chiedere l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare per indagare sulla morte di 21 civili che hanno perso la vita durante il coprifuoco a Cizre tra il 4-12 settembre 2015.
Tra i civili uccisi c’erano Muhammed Tahir Yaramış, che aveva solo 35 giorni, e Cemile Çağrıga, che aveva 10 anni.
La mozione è stata presentata “al fine di svolgere un processo concernente le violazioni del diritto alla vita a Cizre in modo equo e trasparente in conformità con i diritti umani internazionali e sulla base dell’articolo 98 della Costituzione e degli articoli 104 e 105 del Regolamento del parlamento turco”.
Verdetto di non luogo a procedere nonostante le prove
La mozione afferma che la Turchia è obbligata a rispettare il “diritto alla vita”, la “libertà di chiedere giustizia”, il “diritto a un processo equo” e la “legalità dei reati e delle pene”, che sono gli articoli fondamentali della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU) che la Turchia ha firmato nel 1954.
La mozione afferma che sebbene siano passati sei anni dal coprifuoco e gravi violazioni dei diritti si siano verificate nei confronti di coloro che hanno perso la vita nel distretto di Cizre a Şırnak la maggior parte delle indagini ha portato a verdetti di non luopgo a procedere. In molti casi, è stato affermato che i colpevoli non sono stati trovati e i tribunali hanno emesso un mandato di perquisizione permanente per gli imputati.
Sebbene vi siano prove chiare nella maggior parte dei casi riguardanti le morti, le prove sono state ignorate e sono state emesse decisioni di non procedere.
Crimini conto l’umanità
La mozione ha sottolineato che le indagini inconcludenti e le decisioni di non luogo a procedere non sono solo illegali ma anche un crimine contro l’umanità. “Questo crimine contro l’umanità non può essere definito ‘irrisolto’ e coperto impunemente. È essenziale istituire una Commissione d’inchiesta per svolgere un adeguato processo legale nei casi riguardanti coloro i quali che hanno perso la vita durante e dopo il coprifuoco di 6 anni fa e per determinare queste violazioni dei diritti umani e le misure da adottare.
I nomi delle 21 persone che hanno perso la vita durante il coprifuoco sono i seguenti:
Mehmet Emin Levent (21), Hacı Ata Borcin (70), Gadban (Xetban) Bulbul (78), Sait Çağdavul (19), Muhammed Tahir Yaramış (35 giorni), Cemile Çagirga (10), Osman Çağlı (18), İbrahim Çiçek (80), Meryem Süne (53), Özgür Taşkın (17), Seyit Eşref Erdin (59), Zeynep Taşkın (18), Maşallah Edin (35), Mehmet Sait Nayci (17), Selman Ağar (10), Bünyamin İrci (14), Mehmet Dökmen (71), Bahattin Sevinik (50), Suphi Saral (50), Mehmet Erdoğan (75) e Şahin Açık (70)