Demirtaş: l’appello di Öcalan è definitivo e irreversibile
Parlando con l’agenzia DIHA (Dicle News) dell’invito storico, espresso il 21 Marzo ad Amed, del leader kurdo Abdullah Öcalan a deporre le armi, il co-Presidente del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) Selahattin Demirtaş ha valutato il messaggio come un appello diretto, definitivo ed irreversibile e come una mossa strategica.
Demirtaş ha osservato che i militanti del PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) potrebbero ritirarsi oltre i confini della Turchia entro Agosto se il Parlamento approvasse una legislazione per facilitare il processo; il BDP ha suggerito l’istituzione di una commissione civile ed una ufficiale nel processo di ritiro del PKK, momento in cui tutte le formazioni dovrebbero compiere la loro parte completa di lavoro.
“Il 99% della lotta armata kurda è terminato in questo momento. Il resto dipende dal Governo. La negazione dei Kurdi è finita, l’identità è stata raggiunta”, ha aggiunto.
Riferendosi alle critiche del Primo Ministro Erdoğan in merito all’assenza di bandiere turche durante i festeggiamenti del Newroz a Diyarbakır, Demirtaş ha detto di non avere problemi in merito: “La società kurda non ha nessuna obiezione od ostilità verso la bandiera della Repubblica turca che rappresenta lo Stato ed ogni cittadino che abita in questo paese. I Kurdi ritengono problematica l’imposizione della bandiera turca da parte dei gruppi razzisti mentre non hanno nessun problema con la bandiera turca in sé stessa”.
Demirtaş ha anche affermato che una quarta delegazione dovrebbe recarsi sull’isola di Imrali per incontrare Öcalan.
ANF Amed