Fattore curdo e repressione in Turchia discussi al Parlamento Europeo
La 15° edizione della conferenza curda svoltasi al Parlamento Europeo ha chiesto la liberazione dei funzionari curdi eletti e arrestati dallo Stato turco. L’avvocata per i diritti umani Margaret Owen ha detto che la Turchia è sotto un governo razzista.
La conferenza si svolge ogni ano sotto la guida della Commissione Civica Unione Europea Turchia (EUTCC), del Congresso Nazionale del Kurdistan (KNK), del Brussels Kurdish Institute e di KURD-AKAD con un’ampia base di sostenitori. Il Premio Nobel sudafricano famoso a livello internazionale, Arcivescovo Desmond Tutu, la Premio
Nobel iraniana Shirin Abadi e lo statunitense Prof. Noam Chomsky sono tra i sostenitori della conferenza che comprende anche la Sinistra Europea Unita – Sinistra Verde Nordica (GUE/NGL), i Verdi e l’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici (S&D).
WESTRHEIM: LA TURCHIA ORA È UN PAESE INAFFIDABILE
La conferenza sul fattore curdo nelle politiche globali è iniziata con gli interventi di apertura. Il primo intervento è stato fatto dalla Presidente della EUTCC) Kariane Westrheim che ha fornito informazioni sui contenuti della conferenza.
Westrheim ha detto, “Questa volta guarderemo agli attori curdi. Analizzeremo la crisi attuale in Turchia e discuteremo quali soluzioni possono essere sviluppate. La Turchia ora è diventata un attore inaffidabile e un Paese che tratta i propri cittadini in modo aggressivo. Non ascoltano alcuna reazione esterna.”
Westrheim ha sottolineato l’importanza dei curdi per la stabilità nella regione e che i curdi devono essere sostenuti. La Presidente della EUTCC ha detto, “I curdi sono attori che conducono un’importante lotta per la stabilità e la pace.”
Westrheim ha salutato la deputata HDP Leyla Guven in sciopero della fame, tutti gli attivisti e le attiviste in sciopero della fame e il Leader del popolo curdo Abdullah Öcalan.
PAPADIMOULIS: FUNZIONARI ELETTI DEVONO ESSERE RILASCIATI
Il vice Presidente della Sinistra Europea Unita – Sinistra Verde Nordica (GUE/NGL) Dimitrios Papadimoulis ha evidenziato la decisione della Corte Europea per i Diritti Umani (CEDU) sulla liberazione dell’ex co-presidente HDP Selahattin Demirtas e ha detto, “Chiediamo il rilascio immediato di Demirtas e di altri funzionari eletti.”
Papadimoulis ha detto che continuano a lottare per una Turchia democratica e ha aggiunto: “Noi vogliamo vedere una Turchia democratica in un mondo democratico.” Papadimoulis ha concluso evidenziano la lotta dei curdi contro le bande di ISIS e il sistema pluralista che hanno costruito in Rojava.
ANA MIRANDA: ANCH’IO SONO CURDA
La componente dei Verdi Europei/Alleanza Libera Europea Ana Miranda dalla Galizia, Spagna ha detto: “Anch’io sono curda, sono anche palestinese, io rappresento i sottorappresentati e i non rappresentati. Ci sono persone che questo Parlamento a volte dimentica.” Ana Miranda ha aggiunto che difendono sempre la causa curda e che visiteranno Ankara a dicembre. Miranda ha detto che visiteranno anche Amed e incontreranno l’HDP per vedere la situazione nella regione in prima persona. Miranda ha detto che anche Papadimoulis sarà presente e che la loro agenda saranno le violazioni dei diritti in Turchia, I colloqui per l’ingresso nell’UE e i funzionari eletti agli arresti.
Miranda ha aggiunto che hanno visitato la Turchia in precedenza e che sono stati mostrati come “amici di Öcalan” e hanno chiesto la fine delle violazioni dei diritti umani. Miranda ha anche chiesto l’immediato rilascio di Demirtas e chiesto perché l’UE non prende posizione nei negoziati di ingresso con la Turchia. “La Turchia si sta allontanando dall’UE ogni giorno,” ha detto Miranda e ha parlato delle reazioni di rappresentanti turchi quando usa la parola “Kurdistan” dato che parla spesso della questione curda. Miranda ha aggiunto: “Erdogan non sembra intenzionato a cambiare.”
OWEN: LA TURCHIA È SOTTO UN’AMMINISTRAZINE MISOGINA E RAZZISTA
Ospiti speciali della conferenza e alleata indefessa dei curdi da 20, l’avvocata internazionale per i diritti umani inglese Margaret Owen ha detto: “La Turchia è sotto un governo misogino e razzista. Erdogan sta cercando di far dimenticare alla gente completamente i diritti umani e la democrazia.”
PULIZIA ETNICA A AFRIN
Owen ha detto che lo Stato turco sta commettendo crimini di guerra in Siria e evidenziato la “terribile tragedia” che le persone hanno subito ad Afrin. Owen ha detto che ad Afrin sono state usate armi chimiche e che è in corso una pulizia etnica. Owen ha affermato che anche il governo britannico sta con l’attaccante e ha aggiunto che ai curdi è stato tolto tutto, giovani donne e ragazze sono state stuprate, crimini atroci sono stati commessi e che questi vanno denunciati.
C’E’ UN GENOCIDIO IN TURCHIA
Owen ha fatto riferimento all’arresto di Demirtas e ha detto che visiteranno la Turchia per partecipare alla sua udienza la prossima settimana. Owen ha detto che manifesteranno solidarietà davanti al tribunale anche se non verrà loro permesso di entrare.
Owen ha detto: “Non c’è libertà di stampa in Turchia, i diritti delle donne sono deteriorati in ogni area, le carceri si sono trasformate in campi di concentramento, ci sono più giornalisti in carcere che nel resto del mondo, parlamentari sono stati privati dell’immunità, che attiviste per i diritti delle donne e chiunque altro viene in carcere. I giovani curdi, i luminosi giovani curdi, sono in carcere. Questo è caratteristico dei genocidi, stanno cercando di spezzare la Speranza che i giovani hanno.”
OWEN: STO PENSANDO DI UNIRMI ALLO SCIOPERO DELLA FAME
Owen ha dato rilievo allo sciopero della fame della deputata HDP Leyla Guven e ha aggiunto che la salute di Guven è in condizioni critiche e che la gente ha mostrato sostegno velocemente. Owen ha detto, “Anch’io sto pensando di unirmi allo sciopero della fame.”
Owen ha parlato anche della sua visita in Rojava e ha detto che il Rojava è un’alternativa per una soluzione. Owen ha detto, “I curdi in Siria stanno cerando di creare uno degli esempi più pacifici e ugualitari nel mondo.”
Owen ha fatto appello alle potenze internazionali e ha detto, “Sostenete i curdi, buttate la Turchia fuori dalla NATO” e ha sottolineato la necessità di un riconoscimento per i curdi.
La prima discussione è iniziata dopo gli interventi di apertura. Il difensore dei diritti umani Akin Birdal, la co-Presidente dell’IHD di Istanbul Gulseren Yoleri, il co-Presidente IHD Ozturk Turkdogan, l’avvocato di Öcalan Ibrahim Bilmez, il Segretario Generale dell’Associazione Europea degli Avvocati per la Democrazia e i Diritti Umani (ELDH)
Thomas Schmidt dalla Germania e il Segretario del Tribunale Permanente dei Popoli Gianni Tognoni dall’Italia sono tra i relatori previsti nel dibattito.