A Sherawa e Shehba inizia l’anno scolastico
L’anno scolastico si è aperto per le bambine e i bambini di Afrin nelle regioni di Shehba e Sherawa dove sono stati costretti a trasferirsi insieme alle loro famiglie a causa dell’invasione turca.
Il Comicato per l’Istruzione della Società Democratica (KPC-D) ha aperto le scuole nel distretto di Shêrawa e a Shehba per garantire la continuità dell’istruzione degli studenti di Afrin. Le bambine e i bambini sono stati costretti a fuggire dalle loro case insieme alle loro famiglie a seguito degli attacchi e dell’invasione da parte dell’esercito turco e dei mercenari suoi alleati.
Con l’inizio del nuovo anno scolastico, la scuola ha organizzato un evento del KPC-D nei villaggi di Dêr Cemal e Eqîbê. Sono state organizzate gare e ci sono state recite teatrali con la partecipazione di dozzine di studenti. Alla fine dell’evento, agli student sono stati consegnati dei doni.
Donazioni per i profughi di Afrin a Shahba https://buonacausa.org/cause/aiutaafrin
Dal Report : Campi a Shahba – L’istruzione per i bambini rifugiati
“15 tende al campo di Berxwedan sono state ora destinate ad ospitare circa 450 studenti delle scuole elementari e 25 insegnanti e dirigenti. Ci sono anche 50 studenti della scuola primaria. Al campo di Serdem, ci sono 250 studenti delle scuole elementari e 60 delle medie e delle secondarie. Al campo di Afrin, il numero di bambini della scuola primaria è stimato essere 150 e il numero di studenti della scuola primaria e secondaria è di circa 30.
Ad Afrin, prima della guerra, la principale lingua di insegnamento per gli studenti curdi era il curdo, mentre quella dei loro compagni arabi era l’arabo. Crediamo che tutti gli studenti abbiano il diritto di apprendere nella loro lingua madre. Quando il curdo è stato usato come lingua principale, abbiamo cominciato ad insegnare l’arabo e l’inglese come lingue secondarie. Tra le materie scolastiche, erano incluse la matematica, scienze, storia, geografia, sociologia, inglese, francese, filosofia e biologia. I bambini potevano fare anche sport, seguivano lezioni d’arte e di musica. Al giorno d’oggi, si trovano in questa situazione oltre 30.000 bambini delle scuole elementari e 7.000 studenti delle medie e delle scuole secondarie. Anche agli studenti universitari deve essere permesso di proseguire la loro istruzione. Ci sono 1.536 insegnanti e dirigenti che potrebbero insegnare e formare gli studenti, ma hanno bisogno dei materiali di base per l’insegnamento.
Nuovi libri di testo devono essere stampati, dal momento che i nostri libri di testo sono stati distrutti durante il saccheggio e gli attacchi. Oggi, sono disponibili solo libri elettronici su chiavi USB. Non abbiamo né stampanti né carta. È quasi impossibile importare libri stampati da Jazira attraverso zone controllate dal regime.
Le scuole hanno bisogno di carta, lavagne, quaderni per gli esercizi, penne e matite, libri di testo curdo, arabo, inglese, scienze e matematica, gomme per la lavagna, quaderni per gli appunti, libri di arte applicata, quaderni di disegno, kit di geometria, zaini per la scuola e abbigliamento estivo. Soprattutto, abbiamo bisogno di ingenti finanziamenti al fine di fornire tutti questi materiali e permettere il buon funzionamento scolastico. Infine, è essenziale che tutti i bambini sfollati abbiano accesso a qualche forma di educazione. È nell’interesse della comunità internazionale evitare una situazione in cui a più di 30.000 bambini di Afrin è negato l’accesso all’istruzione e la possibilità di svolgere un ruolo positivo nell’eventuale ricostruzione della Siria.”
http://www.uikionlus.com/rapporto-sui-profughi-campi-a-shahba/