Kalkan: tutti dovrebbero fare la loro parte nel processo
Il membro del Consiglio Esecutivo dell’Unione delle Comunità Kurde (KCK) Duran Kalkan ha parlato con ANF dei recenti sviluppi nel processo di colloqui che mira ad una soluzione della questione kurda.
Riferendosi al recente appello del leader kurdo Abdullah Öcalan, che ha detto, tramite la delegazione che lo ha incontrato il 23 Febbraio, che i prigionieri dovrebbero essere rilasciati presto, Kalkan ha affermato che Öcalan ha effettuato il suo invito sia alla parte turca che a quella kurda. Ha inoltre sottolineato che il PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) è disponibile a rilasciare i prigionieri, aggiungendo: “Comunque nessuno deve aspettarsi da noi una mossa unilaterale”. “C’è determinazione per la soluzione della questione kurda ma questo è ancora l’inizio del processo, o sarebbe meglio dire che è una ricerca per iniziare un processo. Stanno venendo compiuti sforzi per istituire un clima di speranza ed un nuovo inizio ma questa intenzione richiede di adottare misure impegnative in merito a numerosi ostacoli politici e psicologici, in modo che la politica sia valida nella ricerca di una soluzione. E’ ovvio che il leader kurdo sta compiendo uno sforzo a tutto tondo per superare questi ostacoli in modo da garantire l’inizio di un nuovo processo. La parte kurda non ha ambiguità od obiezioni a riguardo, perché tutti i Kurdi, che si schierino con il PKK, la politica democratica o tendenze differenti, insistono su una soluzione politica e democratica sulla strada per la pace. Comunque, nessuno di questi sforzi puó produrre una soluzione, se compiuto unilateralmente”, ha sottolineato.
Kalkan ha osservato che per mettere in tavola una soluzione politica, c’è la necessità che entrambe le parti agiscano politicamente.
Riferendosi al dibattito sul presunto ritiro del PKK dai confini turchi, Kalkan ha affermato che coloro che sono coinvolti in questa discussione devono anche affrontare altre questioni, come anche il ritiro dell’esercito turco e delle forze di polizia dal Kurdistan e la cessione del governo della regione kurda ai Kurdi: “Questo è un approccio che puó aiutare a trovare una soluzione. Se tutti facessero ció che è necessario, posso dire a nome del PKK che il movimento armato kurdo non porrà mai ostacoli alla democratizzazione della Turchia ed alla soluzione della questione kurda. Il PKK ed i suoi leader sono determinati a lottare finchè il popolo kurdo non otterrà la libertà”.
Kalkan ha affermato che i Kurdi, incluso il movimento del PKK, dovrebbero esprimere la loro opinione sul modo in cui potrebbe essere raggiunta una soluzione ed ha osservato che il PKK approverà qualsiasi accordo radicato sulla volontà del popolo kurdo.
Kalkan ha sottolineato che i Kurdi dovrebbero sviluppare il loro approccio verso l’assimilazione, che è legato non solo alla mancanza di una lingua ma anche alla mancanza di una mentalità libera.
ANF Behdinan