KNK: Il giudice belga ha stabilito che il PKK non è un’organizzazione terroristica.
La Corte d’Appello di Bruxelles ha annunciato la propria decisione dopo che è stato fatto appello dalla Turchia e dai procuratori belga.
La Corte d’Appello ha quindi preso una decisione a proposito del caso dei 36 politici curdi e della TV curda. Il procuratore belga aveva aperto un fascicolo contro alcuni prominenti politici curdi per essere leader di un’organizzazione terroristica. Il pubblico ministero aveva considerato il PKK come “organizzazione terroristica”. Il tribunale ha tuttavia deciso che in Turchia c’è un conflitto armato e che il PKK è un partito belligerante in quel conflitto e che quindi non può essere considerato un’organizzazione terroristica.
Il 9 maggio 2017, dopo aver ascoltato le difese dei politici curdi tra cui Zubeyir Aydar, Remzi Kartal e Adem Uzun, la Corte d’Appello ha deciso che le istituzioni PKK e curde non potevano essere processate dalle leggi sul terrorismo. Il tribunale ha stabilito che il PKK è parte di un conflitto armato con la Turchia. Ha affermato che “l’obiettivo del PKK non è quello di terrorizzare la popolazione”, ma di combattere per i diritti dei curdi. La Corte ha anche rilevato che i cittadini non sono stati colpiti dalle Forze di Democrazia del Popolo, HPG (anche se durante le azioni contro obiettivi militari potrebbero verificarsi incidenti civili). Il tribunale ha anche deciso che non è stata trovata alcuna prova per associare il TAK (Kurdistan Freedom Hawks, TAK, Teyrbazen Azadiya Kurdistan, Kurdistan Liberation Hawks è un gruppo attivo formato nel 2004, è un gruppo militante in Turchia/Kurdistan che rivendica diritti nazionali per i curdi nella parte turca del Kurdistan) al PKK, associazione denunciata dallo Stato turco. Per tutte queste ragioni, il PKK non può essere considerato un’organizzazione terroristica e i suoi presunti membri perseguiti come terroristi.
La decisione rappresenta un duro colpo contro la politica dello Stato turco che diffama la nostra gente e i suoi rappresentanti. Ha inoltre mostrato il vero volto della guerra sporca della Turchia nei confronti della nostra gente, dei nostri partiti e dei loro rappresentanti. Possiamo sostenere che con questa decisione inizierà una nuova fase nel Kurdistan e faremo il nostro meglio per esporre i nostri crimini di guerra e il genocidio commessi dalla Turchia nei confronti della nostra gente.
Come Congresso Nazionale del Kurdistan, siamo soddisfatti della decisione della Corte di Appello belga e ci congratuliamo con il nostro popolo per il loro diritto di autodeterminazione. Stiamo inoltre esortando tutti i paesi membri dell’UE a ritirare il PKK dalle loro liste terroristiche.
La decisione presa oggi dimostra che la lotta curda non è altro che legittima.
In una regione alimentata da regimi e gruppi radicali che richiedono democrazia progressista per i nostri popoli, non è una scelta senza sforzo, ma quella giusta.
Congresso Nazionale del Kurdistan KNK