La polizia turca ha paura anche delle scritte sui muri di Sur
La polizia ha coperto le scritte sui muri di Sur minacciato dalla distruzione da parte degli invasori. Centinaia di edifici sono sotto la minaccia di demolizione da parte degli invasori nei quartieri di Alipașa e Lalebey del distretto storico di Sur ad Amed, definita “rinnovamento urbano”. Le famiglie hanno rifiutato di lasciare le loro case nonostante che da giorni siano senza elettricità e acqua. I residenti del quartiere hanno espresso la loro protesta contro lo sciacallaggio e la demolizione delle loro case scrivendo slogan sui muri semi-demoliti. Le scritte su muri semi-demoliti nelle strette e lunghe strade di Sur sono state coperte con vernice grigia un giorno prima dell’Id. La gente ha detto: “Possono coprire le scritte sui muri, ma non possono cambiare i nostri cuori.”
Tempo di insorgere a Sur
La gente aveva scritto sui muri “No Toledo”, “Tempo di insorgere a Sur”, “Nono lasceremo abbattere Sur”, “Non potete demolire la nostra casa”, “Sur è amore”, “Sur resisti”, “Il digiuno è qui, dov’è l’acqua, dov’è il vostro Islam” e “Non rinunceremo alle nostre case”. La polizia ha coperto tutto tranne le lettere A K nella parola “aşk” – “amore” – in “Sur è amore”, trasformando la scritta in “A. K.”, una comune abbreviazione di un insulto in turco.
La residente di Lalebey, Özlem Duran (40), ha detto che la polizia è arrivata nel quartiere un giorno prima dell’Id e ha coperto le scritte. Ha aggiunto: “A che servirà coprire le scritte sui muri? Sur è nei nostri cuori. Vogliamo la nostra casa e nient’altro. Non dovrebbero più torturarci. Hanno riunito i bambini e li hanno sgridati chiedendo perché avevano scritto cose sui muri. E quindi? Ci tolgono le nostre case, ma il dolore resta con noi. E noi diciamo basta.”
Un altro residente ha detto: “Le scritte a Sur raccontavano la storia di quello che è successo. Tutti sono arrivati per fotografarle. Ma alle autorità non stava bene. Sono arrivati con idranti e poliziotti mascherati durante la notte e hanno coperto tutte le scritte. Hanno paura perfino delle scritte sui muri.”