IHD: 47 detenuti malati sono morti in Turchia nel 2016
La Commissione carceri della sezione di Istanbul di IHD ha affermato che 47 detenuti malati hanno perso la loro vita nelle carceri turche nel 2016. La Commissione carceri della sezione di Istanbul dell’Associazione dei Diritti Umani hanno svolto una manifestazione nella piazza Galatasaray di Istanbul per richiamare l’attenzione sulla situazione dei detenuti malati in Turchia.I manifestanti hanno chiesto la chiusura delle pigioni di tipo F e hanno messo in evidenza sugli striscioni i nomi dei detenuti che hanno perso la vita in prigione nel 2016.
Il membro della Commissione Zeynep Ceren Boztoprak ha richiamato l’attenzione sulla crescente violazione dei diritti umani dei detenuti e sulle pratiche illegali subite dai detenuti in cella.
Boztoprak ha citato le pratiche delle perquisizioni ed il trattamento da ammanettati come pratiche illegali che vanno contro la legge sull’esecuzione penale.
Il membro della commissione di IHD Taylan Bekin ha letto la dichiarazione stampa e ha sottolineato che molti detenuti che non avevano problemi di salute quando sono stati incarcerati incominciano a trovarsi davanti a seri problemi a seguito della detenzione a causa di pratiche come l’isolamento, malnutrizione, mancanza di pulizia ed igiene, negazione delle cure e restrizione della libertà. Diversamente la salute di quelli che avevano già problemi medici quando sono stati incarcerati si sta seriamente deteriorando a causa delle condizioni di detenzione.
Bekin ha osservato che lo Stato turco è parte di molte convenzioni nazionali e internazionali, in primo luogo la Carta delle Nazioni Unite. Bekin ha informato che ben 47 detenuti hanno perso la vita nelle carceri durante l’anno del 2016.
Per quanto riguarda la situazione dei detenuti malati, Bekin a nome di IHD ha invitato autorità turche a;
-Basarsi sui diritti e le libertà per evitare ulteriori morti nelle carceri umane;
– Porre a termine le politiche che ignorano la situazione dei prigionieri malati e che evitano che siano portati in discussione;
– Fornire ai detenuti malati cure adeguate e necessarie;
– Liberare i prigionieri malati che si trovano in condizioni critiche;