Reggio Emilia dà la cittadinanza onoraria ai curdi e Ocalan
L’onorificenza in “segno di riconoscimento e condivisione dei principi di democrazia, uguaglianza e libertà per il popolo” curdo. Favorevoli in consiglio comunale Pd, Movimento 5 Stelle, Sel. Contraria Forza Italia
Il Comune di Reggio Emilia conferisce la cittadinanza onoraria al popolo curdo e al suo leader Abdullah Ocalan, «in segno di riconoscimento e condivisione dei principi di democrazia, uguaglianza e libertà per il popolo stesso».
La decisione è stata presa oggi dal Consiglio comunale, che ha approvato la delibera con 20 voti favorevoli (Pd, Movimento 5 Stelle, Sel) e 3 voti contrari (Forza Italia). La cittadinanza onoraria viene conferita a Ocalan «per il suo impegno nell’individuare una soluzione pacifica e non disgregativa della questione curda, attraverso il riconoscimento delle differenze culturali e nazionali dei curdi all’interno di uno Stato unitario», spiega una nota del Comune.
«Quanto avvenuto in queste ultime ore in Turchia fa acquisire ulteriori significati alla cittadinanza onoraria al popolo curdo – ha detto Serena Foracchia, assessore a Città internazionale e Diritti di cittadinanza – Ocalan dal 1999 ha chiamato il popolo curdo al dialogo e alla pace, alla proposta di concedere alcune autonomie regionali nel rispetto dell’autorità nazionale turca. Il riconoscimento della ricerca del dialogo e della democrazia del popolo curdo trova il sostegno del nostro territorio anche grazie all’impegno di diverse associazioni: Anpi, La Pira e Rete reggiana per il Rojava».
“Il presidente Öcalan è il legittimo rappresentante del popolo curdo, ed è il simbolo della sua lotta di autodeterminazione, per la pace e la risoluzione della questione curda e del conflitto mediorientale — ha detto Ozlem Tanrikulu, presidente dell’Ufficio d’informazione del Kurdistan in Italia (Uiki), in rappresentanza del popolo curdo, presente nei giorni scorsi nella Commissione consiliare dove è stata presentata la delibera — La diplomazia internazionale torna a essere protagonista del futuro delle nostre comunità e dei nostri popoli, siamo perciò grati al Comune di Reggio Emilia, città medaglia d’oro della Resistenza, per questo riconoscimento, un gesto che si aggiunge ad atti simili che altre realtà italiane stanno riconoscendo al presidente Öcalan. Una diplomazia fatta da comunità territoriali e dai Consigli comunali che le rappresentano, è il primo passo per costruire un futuro di pace per l’umanità e per dare voce e dignità a chi ha sacrificato la propria vita nella lotta per la libertà e la Democrazia. Ringraziamo anche tutte le associazioni che sono state sempre solidali e che hanno lavorato per far conoscere la storia del popolo curdo”.
Abdullah Öcalan, politico turco, ma di nazionalità curda, si è battuto per l’affermazione dei diritti umani e democratici del suo popolo e contro la repressione. È il simbolo della lotta del popolo curdo, a cui appartengono 40 milioni di persone divisi tra diversi Paesi del Medio Oriente: Turchia, Siria, Iraq e Iran. Oggi si trova in un carcere speciale turco, nell’isola di Imrali, in regime di isolamento da 17 anni, in condizioni giudicate ‘disumane’ dalla Corte europea dei diritti dell’uomo.