Prosciolti funzionari dello stato accusati di aver bruciato 9 persone
Quattro imputati, di cui uno era un poliziotto e gli altri tre erano soldati, sono stati assolti. “Ci siano trovati di nuovo di fronte a un muro di impunità ha affermato l’avvocato Karaçelik.
Mehmet Nasir Öğüt, Eşref Oran, Sevda Öğüt, Sevim Öğüt, Mehmet Şakir Öğüt, Mehmet Şirin Öğüt, Aycan Öğüt, Cihan Öğüt e Cinal Öğüt residenti nel villaggio di Vartinis del distretto di Korkut nella provincia di Muş,il 2 ottobre 1993 erano stati bruciati a morte nelle loro abitazioni.Il tribunale ha sentenziato il proscioglimento degli imputati per “mancanza di prove”nella causa intentate tre anni fa.L’avvocato delle vittime Kadir Karaçelik nella sua dichiarazione ha affermato:”Questo è dove le parole non riescono.”
All’epoca dell’incidente,il comandante di allora della compagnia della gendarmeria di distretto di Hasköy,ora capitano della gendarmeria Bülent Karaoğlu,il primo luogotenente della gendarmeria di Hasköy Hanefi Akyıldız,il capo della direzione dell’unità delle forze speciali di Muş Şerafettin Uz,ed il sergente maggiore della gendarmeria Turhan Nardoğan erano stati citati come imputati.
Ci siamo trovati davanti a un muro di impunità
L’avvocato Karaçelik è intervenuto come segue sul caso:Il pubblico ministero ha cambiato tre volte la sentenza,nella sentenza di oggi ha chiesto l’assoluzione dei tre imputati e la pena per uno di essi,eppure la corte ha restituito un’assoluzione di tutti gli imputati. Un giudice ha depositato una dichiarazione di opposizione. Saremo in grado di vedere la dichiarazione insieme alla decisione.
“Abbiamo l’impunità in ogni passo, come del 1993. Nonostante tutto stiamo mantenendo la nostra speranza, ma siamo anche preoccupati. Abbiamo visto che avevamo ragione circa le nostre preoccupazioni. Ancora una volta, viene rivelato che legge è uno strumento che serve l’ordine. Avevamo detto superficiale,non sincera per questi casi. Si è trasformato in uno strumento di rivendicazione degli autori che hanno commesso il crimine in quel periodo “.
Il pubblico ministero:Non vi è alcuna prova definitiva
Oggi il pubblico ministero nella sua sentenza ha sostenuto che “non vi è alcuna prova definitiva”.
“… Al fine di punire gli imputati, quelli che hanno ucciso 9 persone appiccando il fuoco devono essere determinate.Esiste un dubbio sul fatto che gli imputati hanno commesso il crimine di cui sono stati accusati.Le prove sono definitive sono lontane dal dubbio se gli imputati hanno deliberatamente dato fuoco alla casa o se siano state persone non identificate e abbiano istigato il crimine”.
L’udienza è iniziata ieri alle 13.30 (1 marzo). Mentre uno degli accusati Şerafettin Uz non ha partecipato all’udienza,gli altri imputati Bülent Karaoğlu, Turhan Nurdoğan, Hanefi Akyıldız vi hanno partecipato.Il procuratore ha fatto un terza modifica nella sentenza e ha chiesto l’assoluzione degli imputati ad eccezione di Bülent Karaoglu.
Öğüt: hanno deliberatamente ucciso la mia famiglia
L’unica sopravvissuta all’incidente Aysel Öğüt che ha partecipato in tribunale come persona in grado di intervenire ha preso la parola dopo la sentenza.”Lo abbiamo detto centinaia di volte.Non accatterò la sentenza di proscioglimento.Hanno ucciso deliberatamente la mia famiglia”.
“L’incidente aveva avuto luogo la mattina fuori dal villaggio.Hanno bruciato i miei fratelli,il più anziano era di 14 anni,mio padre che voleva prendere i suoi bambini,su ordine di Bülent Karaoğlu.
“Sto così male nel mio cuore.Quando è stato comunicato il proscioglimento mi sono sentito come se i miei familiari erano morti oggi.La mia famiglia era innocente.Ho sofferto per 22 anni.Lasciate che anche loro soffrano”.
Lo zio di Aysel Öğüt ha dichiarato “Non c’è stato un incidente terroristico nel villaggio,hanno bruciato la casa di mio fratello per poter dire “Bruciamo questo villaggio”.Siamo rimasti senza casa e non abbiamo potuto educare i nostri ragazzi.”
Cosa era successo
Mehmet Nasir Öğüt, Eşref Oran, Sevda Öğüt, Sevim Öğüt, Mehmet Şakir Öğüt, Mehmet Şirin Öğüt, Aycan Öğüt, Cihan Öğüt eCinal Öğüt residenti a Vartinis erano stati assassinati dai militari il 2 ottobre 1993.
I soldati perquisendo un villaggio avevano bruciato nove persone inclusi 7 bambini chiudendoli nalla loro casa.Tutti avevano perso la vita.
Il primo processo si era tenuto il 4 dicembre.Nella loro prima testimonianza gli imputati avevano dichiarato di “non ricordarsi dell’incidente” o che “il PKK aveva appiccato il fuoco”
di A.S.