A Cizre l’umanità sta morendo
Nella città di Cizre,nella provincia di Şırnak dal 14 dicembre c’è stato un coprifuoco di 24 ore ininterrotto.Questo ha fatto si che chiunque si avventurasse per strada a qualsiasi ora poteva essere colpito dalle forze di sicurezza.Nel periodo dal 14 dicembre 2015,secondo i rapporti delle associazioni dei diritti umani,66 civili sono stati uccisi,e ci sono forti indicazioni che tutti loro sono morti
a causa di ferite da arma da fuoco da parte delle forze di sicurezza.
Dal 23 gennaio 2016,una tragedia umanitaria si è svolta in una abitazione di via Bostanci nel quartiere Cudi.31 persone hanno trovato rifugio in uno scantinato di questa casa.Una di queste persone è Cihan Kahraman.Ferito negli scontri,ha trovato riparo nello scantinato al civico 31.Un ambulanza era stata chiamata per Cihan,ma non è arrivata.L’avvocato di Cihan si era rivolto alla Corte europea dei diritti dell’uomo perchè non era stato portato all’ospedale.Nonostante una sentenza di emergenza da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Cihan non è stato portato in ospedale ed è morto.
Nonostante ulteriori sentenze da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per i loro casi, anche Serhat Altun e Hüseyin Paksoy non erano stati portati in ospedale e sono morti nello scantinato al civico 21.Gli appelli alle autorità in favore di queste 31 persone per essere condotti in ospedale sono rimasti senza risposta.Non ci sono funzionari della repubblica turca ai quali non sono stati fatti appelli.
Negli otto giorni al 31 gennaio,il numero dei morti ha raggiunto i 7,l’ultima nota per essere morta è Sultan Irmak che è morta il 30 gennaio.Adesso non c’è più nessuna comunicazione con gli altri feriti,Mahmut Yavuzel, Feride Yıldız, Ferhat Saltıkat, Ali Fırat Kalkan, Mustafa Vartiyak, Tahir Çiçek, Rıdvan Ekinci, Dersim Aksay, İslam Balıkesir, Serdar Pişkin, Ferhat Karaduman, Sercan Uğur, Rohat Aktaş e Fehmi Dinç.
Coloro che sono andati a cercare di salvare i feriti, Hacer Aslan, Gülistan Üstün, Sakine Siray, Berjin Demirkaya, Ramazan ISCI, Mahmut Duymak, Kasım Yana, Osman Gökhan e İzzet Gündüz ora stanno aspettando con i feriti in condizioni spaventose per essere salvati.L’edificio e la strada in cui queste restanti 24 persone rimangono sono il bersaglio di un continuo fuoco di artiglieria.
Il Gruppo parlamentare del Partito democratico dei popoli (HDP),in particolare,il deputato Faysal Sarıyılıdız,le organizzazioni dei diritti umani e tutti gli altri gruppi democratici hanno compiuto sforzi straordinari per salvare questi uomini e queste donne.Nonostante questi sforzi le delegazioni e i volontari che stanno cercando di raggiungere questi uomini e queste donne,sono stati bloccati dalle forze di sicurezza.È come se ciò che si vuole per noi è di testimoniare la morte di queste persone in tempo reale.
Ci troviamo di fronte a una terribile tragedia.La Corte Costituzionale turca ha rifiutato di accettare una richiesta per un provvedimento di emergenza affinchè le operazioni milirari dovrebbero essere sospese per permettere a queste persone di essere portate in ospedale.La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo adesso ha respinto l’ultima richiesta per un provvedimento di emergenza,mentre ha osservato che il governo ha il dovere di proteggere il diritto alla vita di tutti i suoi cittadini.
Con la morte imminente di queste persone,anche la giustizia e il funzionamento dello stato sta morendo.. 24 persone, di cui 15 ferite, sono in attesa di soccorso.
Noi firmatari, ci rivolge a chiunque con sentimenti umanitari.
È un dovere umanitario basilare permettere il trasferimento delle persone ferite all’ospedale.In uno stato basato sul diritto,è obbligatorio.In circostanze dove i conflitti armati sono finiti oltre la ragione,non possiamo trovare altra strada che fare appello alla coscienza umanitaria.Morire e uccidere è allo stesso tempo per uccidere l’umanità.
Chiediamo ai funzionari dello stato turco per le 24 persone a Cizre, 15 dei quali feriti,di consentire loro di essere trasferiti in ospedale.
4 febbraio 2016
Peace Block
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